ONU e UE condannano raid israeliani su Striscia diGaza
Prosegue la vasta offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Dopo le oltre 60 vittime
di ieri, tra cui 7 bambini, altre 5 persone hanno perso la vita nei nuovi attacchi.
Sempre ieri è giunta la condanna del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ma il premier
israeliano Olmert ha respinto le critiche internazionali e ha annunciato che Israele
continuerà i suoi raid contro le postazioni di Hamas. Intanto il presidente dell’Autorità
Nazionale Palestinese, Abu Mazen, sospende i negoziati di pace, mentre l’Egitto ha
aperto il valico di Rafah per soccorrere i palestinesi feriti. Il servizio di Benedetta
Capelli:
E’ la
più sanguinosa offensiva dell’esercito israeliano dal 2000, quella alla quale si sta
assistendo nella Striscia di Gaza. Cinque le vittime palestinesi nei raid di stamani,
ieri oltre 60, tra cui sette bambini, 101 morti in 5 giorni. Un’escalation condannata
dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, riunito d’urgenza ieri a New York, che ha definito
la reazione d’Israele al lancio di razzi Qassam su Sderot e Askelon “eccessiva
e sproporzionata”. Le Nazioni Unite hanno anche chiesto la fine delle violenze, sulla
stessa linea l’Unione Europea. Il premier israeliano Olmert ha respinto le critiche
internazionali sostenendo di non avere alcuna “intenzione di sospendere” i raid su
Gaza contro le postazioni dei miliziani, che continueranno a essere colpiti “inesorabilmente”
in difesa dei cittadini israeliani. Prima di lui aveva parlato il ministro della Difesa,
Barak, non escludendo anche un’offensiva di terra. Alla radio israeliana ha riferito
di 4 obiettivi da conseguire: la fine dei lanci di razzi sul territorio ebraico, del
traffico di armi verso Gaza, la deposizione del governo di Hamas e la separazione
definitiva di Israele dalla Striscia di Gaza. Intanto Hamas, a partire da oggi, ha
decretato tre giorni di lutto mentre il presidente palestinese Abu Mazen, che ha condannato
il lancio di razzi verso Israele, ha annunciato il congelamento dei negoziati di pace
faticosamente avviati con la conferenza di Annapolis nel novembre scorso. Lanci che
proseguono anche oggi: almeno 18 razzi sono stati sparati provocando diversi i feriti.
Tensione alle stelle in Cisgiordania nel corso di diverse manifestazioni di protesta,
a Hebron un giovane palestinese è rimasto ucciso negli scontri con l’esercito israeliano.
In bilico la prossima missione in Medio Oriente del segretario di Stato americano,
Condoleezza Rice, attesa per l'inizio della settimana prossima.