La Chiesa spagnola celebra domenica la Giornata missionaria dell'America Latina
La chiesa spagnola é chiamata domenica prossima a rinnovare il suo piano di collaborazione
in favore dell'evangelizzazione del continente latinoamericano con la celebrazione
della Giornata annuale organizzata dalla OCSHA (Opera di Cooperazione Sacerdotale
Ispanomericana). In questa edizione il tema scelto “America Latina, Continente in
missione” fa riferimento alla Quinta Conferenza Generale dell’episcopato latinoamericano
che si é tenuta presso il santuario di Aparecida (Brasile) il mese di maggio scorso.
Nel suo messaggio, per la giornata del 2 marzo, il Cardinale Giovanni Batista Re,
presidente della Pontificia commissione per l’America Latina afferma che “ogni fedele
del continente latino-americano e di tutto il mondo, nello spirito della Conferenza
di Aparecida, deve essere discepolo e missionario”. E ricorda le parole di Benedetto
XVI alla Conferenza: “Sono in gioco lo sviluppo armonico della società e l’identità
cattolica dei suoi popoli”. Fin dai primi anni dall’arrivo degli europei nel Continente
americano, la Spagna ha fatto uno sforzo notevole in favore dell'evangelizzazione
dei popoli di tutta l’America. E sessanta anni fa, il clero diocesano spagnolo ha
cercato di garantire in modo piú sistematico e organizzato l’assistenza necessaria
con la creazione dell’Opera di Cooperazione Sacerdotale Ispanoamericana. Da allora,
sono oltre 2300 i sacerdoti del clero diocesano destinati in America, dei quali rimangono
ancora oltre 400. All’associazione di cooperazione sacerdotale si é aggiunta dieci
anni più tardi l’Opera di Cooperazione Apostolica laicale Ispanoamericana (OCASHA).
Un fattore nuovo ha modificato negli ultimi anni la cooperazone con l’arrivo in Spagna
di sacerdoti provenienti dall’America Latina, dando luogo ad un vero scambio di agenti
pastorali. In occasione di questa giornata di studio e preghiera per la collaborazione
apostolica tra la Spagna e l’America Latina, avrà luogo anche una campagna di raccolta
di aiuti economici che l’anno scorso ha raggiunto la cifra di circa 91 mila euro.
(Dalla Spagna, per la Radio Vaticana, padre Ignacio Arregui)