2008-02-28 16:08:31

Impegno delle agenzie ONU per combattere la pratica delle mutilazioni genitali femminili


Sostenere i governi, le comunità locali, le donne e le ragazze ad abbandonare la pratica della mutilazione genitale femminile nell’arco di una generazione. E’ l’obiettivo sottoscritto da dieci agenzie delle Nazioni Unite (UNAIDS, UNDP, UNECA, UNESCO, UNFPA, UNHCHR, UNHCR, UNICEF, UNIFEM, WHO), che mercoledì scorso hanno firmato una dichiarazione per dire basta a questa terribile usanza che “viola il diritto delle donne e delle ragazze alla salute, alla protezione e alla vita stessa”. Secondo gli ultimi dati riportati dall’agenzia Sir, sarebbero tra i 100 e i 140 milioni le donne e le ragazze che hanno subito mutilazioni genitali femminili e 3 milioni le ragazze che rischiano ogni anno di essere sottoposte a questa pratica. Numeri che mostrano un allarme socio sanitario che crea effetti dannosi sulla salute delle donne, delle ragazze e delle bambine appena nate. La stessa dichiarazione delle agenzie dell’ONU sottolinea che, oltre allo shock cruento immediato, gli effetti sulla salute a lungo termine possono includere dolore cronico, infezioni e traumi. Senza contare poi che studi recenti mostrano che le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili hanno un più altro rischio di parto cesareo, una degenza più lunga ed emorragie post-partum, mentre per i loro bambini si riscontrano più alti tassi di mortalità durante e immediatamente dopo la nascita. (M.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.