Il cardinale Bertone in volo verso l'Italia dopo la sua visita a Cuba. Ieri, l'incontro
con il neopresidente, Raúl Castro
Considerazioni sulla libertà religiosa e la sua dimensione pubblica, insieme con gli
auguri per il nuovo mandato presidenziale: li ha espressi il cardinale segretario
di Stato, Tarcisio Bertone, al capo di Stato cubano, Raul Castro, incontrato ieri.
Oggi, il porporato farà rientro in Italia dopo i giorni trascorsi nell'isola per il
decennale dello storico pellegrinaggio di Giovanni Paolo II all'Avana. Il servizio
di Luis Badilla:
Ieri,
prima del suo rientro a Roma, dove arriverà nelle prossime ore, il cardinale segretario
di Stato, Tarcisio Bertone, è stato ricevuto dal neo presidente cubano Raúl Castro,
al termine del suo sesto viaggio internazionale da quando Benedetto XVI lo scelse
come suo segretario di Stato, nel settembre 2006. All’incontro, hanno presso
parte i due vicepresidenti del Consiglio di Stato, Esteban Lazo e Carlos Lage, il
ministro degli Affari esteri, Pérez Roque, e altri tre alti funzionari: il capo dell’Ufficio
del partito comunista per gli Affari religiosi, Caridad Diego, il viceministro degli
Affari esteri, Eumelio Caballero Rodríguez, e Raúl Roa, ambasciatore cubano presso
la Santa Sede. Il cardinale Bertone era accompagnato dal nunzio
apostolico a Cuba, l’arcivescovo Luigi Bonazzi, dal cardinale Jaime Ortega, arcivescovo
dell’Avana, dal presidente dell’episcopato, mons. Juan García Rodríguez, e da altri
due vescovi: mons. Juan de Dios Hernández, vescovo di Holguin e segretario della Conferenza
episcopale, e mons. Emilio Aranguren Echeverría. Presenti anche il consigliere della
nunziatura, mons. Jean Marie Speich, e il personale della Segretaria di Stato: mons.
Nicolás Henry Thevenin e mons. Lech Pinchota.
Poco
prima di prendere l’aereo, il cardinale Bertone ha dichiarato di aver “augurato al
presidente molto successo nella sua missione al servizio del Paese”. Al tempo stesso,
ha aggiunto, “ho ribadito un particolare desiderio della Santa Sede: promuovere ancora
di più l’avvicinamento del mondo e Cuba così come l’aumento delle convergenze su importanti
questioni internazionali”. “Nel rispetto della sovranità del Paese e dei suoi cittadini,
il porporato ha poi specificato di aver espresso al presidente Raul Castro “la preoccupazione
della Chiesa per i prigionieri e le loro famiglie”. Il ministro degli Affari esteri,
Felipe Pérez Roque, ha definito l’incontro “cordiale, rispettoso e sincero”.
Termina
così la visita a Cuba del cardinale Bertone, che nell’arco di sei giorni lo ha portato
in quattro diocesi per presiedere diversi momenti ecclesiali e non, durante i quali
Cuba ha ricordato - insieme con l’immenso affetto dei cubani - il decimo anniversario
del pellegrinaggio di Giovanni Paolo II nel lontano 1998. Va ricordato che all’incontro
con il Corpo diplomatico, il segretario di Stato aveva ribadito che “la libertà religiosa
non sarebbe integrale e autentica se non comportasse anche una dimensione pubblica.
(…) Uno Stato che voglia rispettare questa libertà - aveva aggiunto - non può esimersi
dal creare condizioni propizie allo sviluppo della vita religiosa, in modo che i cittadini
abbiano la possibilità reale di esercitare i loro diritti e di adempiere i loro obblighi
spirituali”.