2008-02-27 19:51:08

FILIPPINE In un comunicato nuovo monito dei vescovi contro la corruzione




MANILA, 27 feb 08 - I vescovi delle Filippine rilanciano ancora una volta la questione morale, chiedendo al governo di Gloria Macapagal-Arroyo una svolta nella lotta contro la “cultura della corruzione” e il malaffare in politica. L’appello è contenuto in un comunicato diffuso al termine di una riunione straordinaria convocata martedì per discutere della nuova crisi politica aperta dalle rinnovate accuse di malversazioni a carico dell’attuale governo. La crisi ha acceso un vivace dibattito nella società e nella comunità cattolica del Paese, dove la Chiesa è stata chiamata a prendere posizione dai gruppi che chiedono le dimissioni del Capo dello Stato. Il documento, intitolato “Perseguire la verità, ripristinare l’integrità morale”, ribadisce la ferma condanna dei vescovi del “cancro della corruzione” che pervade la società filippina a tutti i livelli, rilevando come nel Paese la verità sia in crisi. Essi esortano quindi il Presidente e tutto il governo a “guidare la lotta” contro questa piaga; raccomandano l’abolizione delle norme che impediscono ai funzionari pubblici di testimoniare nei processi senza l’approvazione dell’Ufficio della Presidenza; chiedono alle autorità competenti di indagare i casi di corruzione senza spirito di vendetta o per interessi personali, ma “avendo a cuore il vero bene comune”. I media, per parte loro, devono informare su questi casi con imparzialità. La nota, infine, rivolge un nuovo invito ai cattolici a dare il loro contributo, costituendo “circoli del discernimento” da promuovere dalla base: parrocchie, movimenti, scuole, seminari e università. “Attraverso una conversione del cuore a Cristo un discernimento comune – affermano i vescovi - nella preghiera e nell’azione, le radici della corruzione vengono scoperte ed estirpate”.
(Ucan/Documento – ZENGARINI)








All the contents on this site are copyrighted ©.