2008-02-26 12:48:59

Appello dei vescovi indiani per far fronte agli attacchi anti-cristiani nell'Orissa


La Chiesa cattolica indiana ha indicato, durante la recente Assemblea plenaria a Jamshedpur, diverse priorità: tra queste, un maggiore coordinamento per le attività in ambito sociale e civile. Sono anche stati sottolineati i valori della preghiera e della non violenza. I vescovi hanno ribadito, poi, l’importanza dell’unità ecumenica tra i cristiani di differenti confessioni. Ricordando i recenti attacchi contro comunità cattoliche nello Stato di Orissa, i presuli hanno discusso, inoltre, di strategie che i credenti sono chiamati ad attuare dopo la campagna di odio lanciata da gruppi estremisti. Il vescovo di Cuttack–Bhubaneswar ha invocato, in particolare, l’unità di tutta la Chiesa per rispondere in modo univoco. I presuli indiani – riferisce l’agenzia AsiaNews - hanno anche espresso il timore che il dramma delle violenza possa ora infiammare altre zone del Paese. E’ stato rivolto, infine, un nuovo appello perché vengano finalmente abolite le attuali discriminazioni contro i dalit cristiani. In base ad una controversa disposizione introdotta nel 1950, gli ex fuori casta convertiti al cristianesimo o all’islam sono esclusi, infatti, dagli aiuti statali previsti dalla Costituzione indiana a favore delle caste più basse. Di tali aiuti beneficiano, invece, i dalit indù, buddisti e sikh. La questione dei diritti civili dei dalit cristiani e musulmani è da anni al centro del dibattito politico in India. Contro il loro riconoscimento si è sempre schierato il partito nazionalista Bharatiya Janata Party (BJP). (A.L.)







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