India Segni di speranza per la valorizzazione della donna nella Chiesa e nella società
indiana , affermano vescovi
JAMSHEDPUR, 25 feb 08 - “In un panorama ancora drammatico”, segnato da persistenti
discriminazioni e abusi frutto di antichi retaggi, vi sono indubbi “segnali di speranza”
per l’emancipazione della donna in India. E’ quanto afferma il documento finale della
28ª plenaria dei vescovi indiani che si è conclusa nei giorni scorsi a Jamshedpur.
All’assemblea, dedicata al tema “Promuovere la presenza della donna nella società
e nella Chiesa”, hanno preso parte anche una cinquantina di delegate, religiose e
laiche, che hanno espresso grande apprezzamento per quella che hanno definito “una
svolta “ per la Chiesa in India. È la prima volta, infatti, che i vescovi indiani
invitano alla loro assemblea delle donne per discutere insieme della condizione femminile.
Le delegate hanno apprezzato la grande “disponibilità all’ascolto” dimostrata dai
vescovi, che conferma l’attenzione della Chiesa per la dignità della donna. Concetto
ribadito nel documento finale che, se per un verso rileva come resti ancora molto
da fare in questo ambito, dall’altro evidenzia che negli ultimi anni il ruolo delle
donne in India è cresciuto in diversi settori e che la Chiesa è in prima linea per
valorizzare i carismi femminili. Il documento indica quindi tredici priorità da realizzare.
Tra queste: educare le famiglie per aiutarle a superare alcuni radicati pregiudizi
verso le figlie femmine; incoraggiare i movimenti ecclesiali impegnati nella pastorale
familiare a promuovere una cultura della parità dei diritti; organizzare studi biblici
e teologici che promuovano una ecclesiologia del dialogo e della collaborazione tra
i due sessi; riservare alle donne almeno il 35% dei posti nei consigli pastorali a
livello parrocchiale e diocesano; operare per la promozione umana delle donne nelle
aree tribali; sostenere l’impegno delle donne nella vita sociale e politica. (Documento
finale/Ucan – ZENGARINI)