Convegno a Dublino, promosso dai vescovi irlandesi, sul tema della giustizia e le
disparità sociali
“Nel mezzo del miracolo economico irlandese molti lottano ancora per la sopravvivenza”:
la denuncia è di John Monaghan, vicepresidente nazionale della Società di San Vincenzo
intervenuto al Convegno “Chi è il mio vicino?”, promosso la scorsa settimana a Dublino
dalla Commissione Giustizia e Affari sociali della Conferenza episcopale irlandese.
A fare da sfondo all’incontro - riferisce l’agenzia Sir – è stata l’enciclica di Benedetto
XVI, “Deus Caritas est”. “Abbiamo il 18% della popolazione, quasi 800.000 persone
in condizioni di povertà relativa, costrette a vivere con meno di 210 euro a settimana”,
ha rimarcato Monaghan. “Di questi quasi 300.000 sono in uno stato di povertà continua
ovvero non soltanto hanno meno di 210 euro a settimana ma mancano di elementi essenziali
come cibo, riscaldamento e vestiti”. Davanti a queste cifre Conor Gearty, docente
di diritti umani alla “London School of Economics”, ha invitato a trovare “un terreno
comune tra ideologia dei diritti umani e valori proposti dalle Chiese cristiane così
da opporsi all’espansione del mercato che impone alla società una scala di valori
basata sulla prosperità che emargina i più poveri”. Al Convegno erano presenti il
vescovo di Armagh, cardinale Sean Brady, quello di Dublino, mons. Diarmuid Martin,
e mons. Raymond Field, vescovo presidente della Commissione Giustizia e Affari sociali
della Conferenza episcopale. (R.G.)