Vietnam: i cattolici di Ho Chi Minh City impegnati contro Aids, prostituzione e a
favore dei bambini di strada
I bambini di strada, la piaga dell’Aids, il dramma della prostituzione: sono questi
i temi al centro dell’opera sociale dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh City, che nei
giorni scorsi si è riunita per fare il punto della situazione dei vari progetti sostenuti
dalla Chiesa. L’incontro, riferisce l'Agenzia AsiaNews, è stato organizzato da padre
Giuseppe Dinh Huy Huong, presidente della Commissione per la pastorale e le attività
sociali dell’arcidiocesi. Do Thi Thanh Nga che lavora per il Gruppo di azione sociale
di Tien Chi da 10 anni, composto da membri di diverse religioni ha detto: “Abbiamo
uno scopo unico, e cioè andare dai poveri, malati, anziani e bambini di strada per
dare il nostro aiuto. Prestiamo particolare attenzione alle aree rurali del Paese,
dove abbiamo creato 18 ‘campi umanitari’ per bambini disabili”. Nel Gruppo vi sono
18 medici cattolici e 32 volontari di altre fedi: “Lavoriamo insieme senza alcuna
discriminazione. Tuttavia incontriamo alcuni ostacoli, perché non avendo alcun protettore
politico spesso non otteniamo il permesso di operare”. Un’altra grave piaga della
zona è l’Aids: il 40 % dei malati di Ho Chi Minh City sono bambini. Uno di loro, di
10 anni, afferma: “Per me sarebbe un sogno poter andare a scuola, ma non posso. Le
persone mi vedono e mi evitano, perché sanno della mia malattia. Vorrei avere degli
amici con cui giocare”. Duong Thi Ban, infermiera in pensione e parrocchiana di Tan
Viet, cerca di aiutare questi bambini, che hanno contratto già nell’utero materno
il virus dell’Hiv. Insieme a suor Mai Thi Puong, religiosa delle Figlie di Maria,
ha accudito nel 2007 oltre 300 bambini malati del distretto di Tan Binh. Pham Thi
Loan, vice presidente delle Madri cattoliche di Ho Chi Minh City, opera invece con
le prostitute : “Cerchiamo di portarle via dalla strada dando aiuto psicologico, lavoro
e conforto. E’ difficile, ma facciamo tutto il possibile”. (R.P.)