Terza giornata della visita del cardinale Bertone a Cuba
Terza giornata del viaggio a Cuba del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.
La visita si svolge nell'ambito del decimo anniversario dello storico viaggio di Giovanni
Paolo II nell'isola caraibica. Ce ne parla Luis Badilla: In
queste ore “non solo ricorderemo la sua presenza in questa città”, ma sarà anche un'occasione
per rammentare “continuamente la perenne attualità del suo messaggio pieno di fede
e di speranza”: così, ieri, parlando di Giovanni Paolo II, il cardinale Tarcisio Bertone
al suo arrivo alla città Villa Clara ove celebrerà l’Eucaristia nello stesso luogo
in cui, dieci anni fa, Karol Wojtyla pronunciò la sua prima omelia in territorio cubano.
Alla fine della giornata il segretario di Stato inaugurerà e benedirà un complesso
monumentale con al centro una statua di marmo del Papa scomparso e sullo sfondo la
frase: “Aprite le porte a Cristo”.
Ieri, al suo arrivo
all’aeroporto “Abel Santamaría” il porporato è stato ricevuto dal primo segretario
del Partito comunista della provincia Omar Ruíz Martín e da mons. Arturo González
Amador, vescovo della diocesi. Prima di lasciare L'Avana nell’omelia della Messa celebrate
per le suore carmelitane il cardinale Bertone sottolineando l’importanza e l’efficacia
della preghiera ha chiesto di pregare “costantemente affinché il Signore illumini
le coscienze di quanti hanno nelle mani la responsabilità di offrire una vita degna
ai cittadini, di instaurare la pace e la giustizia, promuovendo la solidarietà a favore
soprattutto dei più bisognosi. (…) E non dimenticate mai le famiglie - ha aggiunto
- affinché continuino a essere depositarie di un ricco patrimonio di virtù cristiane
e trasmettano la fede e i grandi valori che scaturiscono dal Vangelo”.
Nell’incontro
con i religiosi e le religiose, sempre all’Avana, ringraziando la loro opera il cardinale
Bertone ha detto: “la penuria di mezzi o le insufficienti infrastrutture, così come
altre delicate situazioni, siano per voi, più che una contrarietà, un'opportunità
privilegiata per rafforzare la fiducia in Dio, i cui disegni di amore non deludono
mai. I vostri sforzi e la vostra perseveranza nell'operare bene mostreranno la bellezza
della nostra fede e saranno un rimedio efficace per combattere gli eventuali germi
della secolarizzazione e lo sconforto. La provvidenza di Dio, che non ci abbandona,
mantiene viva la speranza che le famiglie religiose a Cuba possano contare su numerosi
operai del Vangelo e svolgere un più ampio apostolato. Alla preghiera fervente al
Signore della messe, affinché susciti in questa Nazione generosi e umili lavoratori
nella sua vigna, si aggiungono gli sforzi per promuovere in essa la presenza di nuovi
Istituti religiosi, in modo che un numero sufficiente di sacerdoti e di persone consacrate
possa offrire quell'attenzione pastorale che il popolo cubano richiede. Vi assicuro
che non mancherà la sollecitudine della Sede Apostolica in tal senso”.
Alla
fine di questa sua terza giornata a Cuba, il cardinale Bertone, si trasferirà alla
città di Santiago di Cuba ove, presso il santuario alla Madonna della “Caridad del
Cobre”, incontrerà migliaia di giovani cubani e con loro reciterà il Santo Rosario
associandosi così all’immensa e popolare venerazione dei cubani alla loro “Regina
e Patrona”. Sarà l’inizio dei quattro anni di preparazione, voluti dai vescovi di
Cuba, per le celebrazione, nel 2012, dei quattro secoli della materna presenza nell’isola
caraibica dell’immagine di “Nuestra Señora della Caridad”. Intanto, la stampa cubana
e latinoamericana, continuano a dare un ampio risolto a questa visita e, soprattutto,
ai diversi contenuti delle allocuzioni del cardinale segretario di Stato in questi
giorni.