2008-02-23 11:57:32

Riparte da Roma la difesa della biodiversità


Si sono conclusi, presso la sede della FAO a Roma, i lavori della tredicesima Riunione dell’Organo scientifico della Convenzione sulla diversità biologica. Per l’intera settimana esperti provenienti dal mondo intero si sono confrontati su temi quali la conservazione e l’uso sostenibile delle biodiversità agricole e forestali e di quelle degli ecosistemi marini e costieri. Il servizio di Lucas Dùran:RealAudioMP3


Sullo sfondo dei lavori la data del 2010, sempre più vicina e che fissa il limite che gli Stati firmatari la Convenzione si sono dati per raggiungere l’obiettivo di una riduzione significativa della perdita di biodiversità nel mondo. In questo senso la riunione ha sottolineato l’importanza d’incorporare la biodiversità nel settore agricolo e alimentare, ittico e forestale in modo da fornire all’umanità una costante disponibilità di cibo conservando allo stesso tempo il nostro capitale naturale per le generazioni future

 
Le raccomandazioni della Riunione di Roma saranno presentate al nono meeting della Conferenza delle parti alla Convenzione sulla diversità biologica che si terrà a Bonn, in Germania, dal 19 al 30 maggio.

 
Quella del 2010 non è l’unica data che ricorda a tutti gli impegni presi. Il 2015, anno in cui si verificherà se si sarà riusciti a dimezzare la percentuale di persone che soffrono la fame nel mondo, si avvicina altrettanto rapidamente. La tutela delle biodiversità s’inserisce in quella sfida, come conferma Lucilla Spini, della divisione della FAO che si occupa delle Convenzioni a tutela dell’ambiente:

“E’ importante ricordare che la conservazione e la gestione sostenibile del nostro capitale naturale rappresentano gli elementi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Vorrei cogliere l’occasione per sottolineare anche che durante la Conferenza delle parti verrà festeggiata il 22 maggio la Giornata internazionale sulla diversità biologica con il tema 'Biodiversità e agricoltura'. Naturalmente tutti possono festeggiare questa giornata in modo che nel futuro ci potrà essere un capitale naturale per tutti”.

Un appuntamento diverso e festoso, dunque, per difendere la biodiversità e che vale particolarmente per l’Italia, Paese all’avanguardia negli studi del settore e nelle sue applicazioni. Ma quali sono le ragioni all’origine di questa posizione di eccellenza dell'Italia? Marina Carcea, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione:

“E’ una questione che è stata certamente aiutata dal territorio italiano, perché è un territorio molto montuoso e quindi con difficoltà di contatti, ma anche dall’interesse e dall’amore insisto nella nostra cultura per le tradizioni e quindi magari cibi che venivano riservati per eventi speciali, come potevano essere feste patronali o altri eventi, vengono ora riscoperti come cibo tradizionale, salutare, degno di essere apprezzato, diffuso e valorizzato”.







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