2008-02-23 15:18:49

Nel Tagikistan la comunità internazionale manda aiuti per fronteggiare la crisi umanitaria


In risposta all’appello delle Nazioni Unite, lo scorso 18 febbraio, arrivano nel Tagikistan i primi aiuti della comunità internazionale. Nel Paese asiatico – riferisce AsiaNews - l’eccezionale freddo invernale, la scarsità di energia e gli elevati aumenti del prezzo di alimenti essenziali hanno stremato la popolazione, ad elevato rischio di pestilenze. “Almeno 260mila persone – rende noto l’ONU - hanno bisogno di immediati aiuti alimentari”, e si stima che entro la fine dell’inverno la cifra salirà a 2 milioni. Ad oggi circa un terzo dei 7 milioni di abitanti può fare un solo pasto al giorno mentre l’intera popolazione è provata da settimane di freddo intenso e dalla mancanza di energia elettrica. Nella regione la superficie di molti fiumi è ghiacciata, le centrali idroelettriche lavorano al 40% delle possibilità e l’elettricità è erogata solo per poche ore al giorno e riservata ai servizi essenziali come quelli degli ospedali. Una condizione d’emergenza che incide profondamente anche sugli equilibri economici del Paese, dove fabbriche ed esercizi commerciali sono costretti a ridurre o fermare le attività. Il ministro per lo Sviluppo economico e il commercio Gulomjon Bobozoda ha ammesso che la carenza cronica d’energia ha un “effetto cumulativo” sull’economia: nei soli mesi di gennaio e febbraio la Banca centrale stima perdite per 250 milioni di dollari. E’ prevista una crescita dell’inflazione. (C.D.L.)







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