Regno Unito: appello del cardinale O’Connor contro il disegno di legge sugli embrioni
ibridi
Il loro nome scientifico è “embrioni ibridi citoplasmatici”: si tratta di embrioni
umano-animali al centro, nel Regno Unito, del disegno di legge sulla fecondazione
umana e l’embriologia. La proposta di consentirne l’utilizzo ha completato il suo
iter presso la Camera dei Lord e, nelle prossime settimane, verrà dibattuta nella
Camera dei Comuni. L’obiettivo, indicato dagli scienziati, è di ottenere cellule staminali
embrionali per la ricerca scientifica. Il cardinale Cormac Murphy-O’Connor, arcivescovo
di Westminster e presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha
esortato i cattolici ad esprimere preoccupazione ai parlamentari per questa proposta
legislativa. Il porporato - riferisce l'agenzia Zenit - ha anche aggiunto che “la
testimonianza cristiana non può mai essere solo personale”, ma deve tendere al bene
comune e alla difesa della dignità umana. Per far sentire la voce dei cattolici su
questo tema, la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha inviato ad ogni parrocchia
una documentazione spiegando le preoccupazioni sul disegno di legge. Alla base della
proposta, proveniente dagli ambienti accademici britannici, c’è il tentativo di creare
embrioni per la cosiddetta “clonazione terapeutica”. La tecnica prevede di togliere
il nucleo ad un ovulo di donna; opportunamente stimolato, l’ovocita modificato dovrebbe
poi cominciare a crescere e a moltiplicarsi fino a diventare un embrione, che andrebbe
poi distrutto per poterne estrarre cellule staminali. Ma secondo gli scienziati, gli
ovociti femminili disponibili sarebbero troppo pochi per avere qualche probabilità
di successo. Da qui è derivata l’idea di utilizzare quelli di animali. Religiosi e
rappresentanti della società civile hanno espresso viva preoccupazione per questa
controversa proposta. Al momento, comunque, secondo la scienza la strada degli embrioni
ibridi non sembra realmente percorribile: la clonazione terapeutica, infatti, non
ha mai funzionato negli esseri umani e, a tutt’oggi, non esistono cellule staminali
embrionali prodotte in questo modo. (A.L.)