Prosegue la marcia dei sopravvissuti alla tragedia di Bhopal per chiedere risarcimenti
e bonifiche dell’ambiente
Sono passati 24 anni ma i sopravvissuti alla tragedia di Bhopal non si arrendono.
Continuano a chiedere al governo indiano il risarcimento per quanto subito e la bonifica
dell’area interessata dal più grave incidente chimico della storia, dovuto alla fuoriuscita
di 40 tonnellate di gas di cianuro da una fabbrica della Union Carbide. Un incidente
che provocò la morte di almeno 3.500 persone mentre ancora gravi sono le conseguenze
sulla popolazione che soffre in particolare di problemi polmonari. La salute è precaria
anche nei bambini nati successivamente al dramma. Per non dimenticare, mercoledì scorso,
è partita una marcia di 700 chilometri verso New Delhi. I sopravvissuti chiedono il
pieno risarcimento dei danni subiti. Si tratta della seconda iniziativa del genere
in soli due anni, riferisce l'agenzia Asianews, quando i partecipanti alla protesta
si fermarono diverse settimane nella capitale, prima di ottenere dall’allora primo
ministro Singh, assicurazioni di risarcimento e garanzie di definitivo recupero ambientale.
Richieste però mai soddisfatte. (B.C.)