L'ONU elogia il governo libanese per il riconoscimento dei profughi iracheni
Una “decisione coraggiosa e di particolare significato” perché “assunta in un momento
in cui il Paese sta affrontando gravi tumulti e insicurezza”. Così Stephane Jaquermet,
rappresentante in Libano dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) commenta
la risposta del governo libanese alla richiesta avanzata dall’agenzia umanitaria di
riconoscere lo status di rifugiati a migliaia di iracheni presenti sul territorio
e considerati immigrati clandestini passibili di arresto. Dall’inizio della prossima
settimana, infatti, riferisce l'Agenzia Sir, il direttorato generale libanese per
la sicurezza concederà agli iracheni entrati illegalmente nel Paese tre mesi per regolarizzare
la propria posizione. La decisione, spiega Jacquermet, “beneficerà migliaia di rifugiati
iracheni e condurrà al rilascio di centinaia di detenuti. Dallo scorso ottobre sono
stati arrestati 584 iracheni”. Per l’alto commissario Antonio Guterres, “la decisione
libanese creerà nel Paese uno spazio di protezione per gli iracheni che dalla loro
terra hanno tentato di sfuggire alle minacce e alle violenze”. Compito dell’Unhcr,
spiega ancora Jacquermet, “sarà ora l’assistenza ai detenuti appena rilasciati. Tenteremo
di far ottenere loro un permesso di lavoro”. Il 77,5% dei circa 50mila iracheni in
Libano sono clandestini. L’Unhcr ne sta già assistendo diverse migliaia. (R.P.)