I radicali nelle liste del PD. Movimenti al centro
Grandi manovre sul fronte delle alleanze e delle candidature negli schieramenti politici.
Nella notte, trovato l’accordo tra il Partito democratico e i Radicali. Nel centrodestra,
restano irrisolti i nodi di Roma e della Sicilia. Mentre al Centro continua il confronto
tra UDC, Rosa Bianca e UDEUR per una lista unitaria. Servizio di Giampiero Guadagni:
Alla
fine di una lunga trattativa, i Radicali hanno dunque accettato la proposta di Veltroni
di inserire nelle liste del Partito democratico nove propri candidati in circoscrizioni
considerate sicure. Inoltre, in caso di vittoria, Emma Bonino avrebbe un posto da
ministro. L’intesa non era quella sperata dai Radicali, che avrebbero voluto apparentarsi
con il PD mantenendo il simbolo come chiesto e ottenuto dall’Italia dei Valori di
Di Pietro. Intanto, sempre nel PD, tiene banco la mancata ricandidatura di Ciriaco
De Mita. L’ex segretario della DC ha risposto lasciando il PD e appare ora probabile
il suo ingresso nella Rosa Bianca di Tabacci. Che dice no all’accordo elettorale con
l’UDEUR di Mastella, e prova piuttosto a ricucire i rapporti con l’UDC di Casini.
Il quale da parte sua vorrebbe un accordo tra tutte le forze di centro. Acque agitate
anche nel centrodestra. Il PDL cerca un candidato sindaco a Roma da contrapporre a
Rutelli. Definitivamente tramontata l’ipotesi Giuliano Ferrara, la cui Lista per la
Vita non viene vista di buon occhio da Berlusconi e Fini. Partita aperta anche per
la candidatura alla regione Sicilia. Ore decisive per la candidatura del leader del
Movimento per le autonomie, Lombardo, che sarebbe sostenuto da PDL e UDC insieme,
in controtendenza con lo strappo avvenuto a livello nazionale. Per tutte le forze
politiche il tempo incalza. Dal 29 febbraio al 2 marzo, dovranno essere depositati
i simboli al ministero dell’interno. Dal 9 al 10 marzo la presentazione delle liste
dei candidati.