Dall’ONU la proposta di tassare internet per combattere la povertà nel mondo
Una tassa su internet e un contributo, una tantum, da parte di naviganti e internauti
del web: è la proposta del nuovo Consigliere speciale del segretario generale dell'ONU,
Philippe Douste-Blazy, per raccogliere fonti per la lotta contro la povertà nel mondo.
Gli obiettivi del millennio non sono stati raggiunti poiché “malgrado le intenzioni
degli Stati, gli sforzi non sono sufficienti” ha detto Douste-Blazy, ex ministro degli
Esteri francese e attualmente direttore del programma Unitaid per l’acquisto di medicinali.
Nella ricerca di nuove fonti di finanziamento, l’incarico specifico indicato due giorni
fa a Douste-Blazy dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, si può
considerare la proposta di “una tassazione di giochi su internet e dell'e-commerce”.
A queste risorse si potrebbe aggiungere un contributo volontario di uno o due euro:
“su scala individuale, questo micro-contributo sarebbe indolore, ma a livello collettivo
potrebbe costituire una enorme somma, che permetterebbe di conseguire gli obiettivi
del millennio”. Douste-Blazy – riferisce l’agenzia Misna - ha ricordato che senza
agire contro le cause delle povertà, sarà inevitabile affrontare “migrazioni senza
precedenti e conseguenze terribili legate all'umiliazione, alla collera e alla disperazione
di questi 2,8 miliardi di esseri umani che vivono con meno di due dollari al giorno”".
Secondo il consigliere delle Nazioni Unite, mancano 50 miliardi di dollari all’anno
(34 miliardi di euro) per raggiungere gli otto Obiettivi del millennio fissati per
il 2015. (A.L.)