Vietnam: l’opera dei volontari cattolici per combattere analfabetismo e miseria
In Vietnam sono molteplici le iniziative promosse da missionari e volontari cattolici
per affrontare terribili piaghe, quali quelle dell’analfabetismo e della miseria.
Padre Hai, ad esempio, ritiene un’opportunità unica per il mondo cattolico la situazione
creata con il lavoro dei volontari a Loc Quang, in Vietnam, al confine con la Cambogia.
I volontari cattolici sono arrivati nella città nel 2000: ora vivono, lavorano e mandano
avanti la loro missione con la gente. Guardata all’inizio con sospetto, oggi, la situazione
degli emigrati è migliorata e la loro azione è servita a portare speranza tra le famiglie
che hanno lasciato la Cambogia. Il governo comunista guarda con sospetto i cattolici,
ma dal 2002, la vita della gente ha fatto registrare miglioramenti. Il 25% della popolazione
vive però ancora al di sotto della soglia di povertà, con meno di un dollaro al giorno.
Gli abitanti del luogo, nella maggioranza dei casi, non hanno terra da coltivare e
lavorano per sfamarsi. “Lo scorso anno - riferisce all'agenzia AsiaNews Hue, una delle
operatrici volontarie - la polizia ha chiesto ad uno dei volontari spiegazioni sul
suo lavoro e sulle attività che aveva portato nella comunità”. “Il volontario - continua
l’operatrice - ha spiegato alla polizia che i cattolici erano qui per insegnare il
cambogiano ai bambini ed aiutare la popolazione a superare le difficoltà, per il progresso
del Paese”. Adesso la gente partecipa alle attività parrocchiali e sono anche stati
preparati due giovani volontari, in modo che possano insegnare ai bambini in cambogiano
e vietnamita. (M.B.)