CORDOBA, 20feb08 - “La Chiesa spagnola ha bisogno del sostegno economico dei fedeli
perché non riceve alcuna sovvenzione dallo stato”. E’ quanto ha precisato il Vicesegretario
per gli affari economici della Conferenza episcopale, Fernando Giménez Barriocanal,
nel corso della seconda edizione delle Giornate degli Economi delle diocesi tenutesi
a Cordoba. Giménez ha spiegato che: “Contrariamente a quanto molti pensano, grazie
anche alla campagna denigratoria dei socialisti, la Chiesa può contare solo sul supporto
che i contribuenti offrono attraverso la dichiarazione dei redditi. Per questo contiamo
soprattutto sulla generosità dei cattolici sia per quel che riguarda le attività pastorali,
che per quelle sociali”. Il Vicesegretario per gli affari economici ha rilevato inoltre
che il denaro che arriva dalle dichiarazioni dei redditi “copre solo il 15-20 per
cento del fabbisogno necessario. Al resto pensano i donatori o le raccolte dei fondi”
ha chiarito. Nel frattempo i vescovi spagnoli stanno mettendo a punto nuove iniziative
per sensibilizzare i fedeli sulla necessità di aiutare le chiese locali, non solo
per aiutare il suo impegno nell’annunciare il Vangelo, ma anche per rispondere meglio
alle esigenze dei 2 milioni e mezzo di spagnoli che ogni anno chiedono aiuto. Nello
specifico, la Chiesa spagnola assiste complessivamente 60mila anziani nelle 800 case
di accoglienza sparse in tutto il paese, 100mila infermi negli ospedali e 500mila
poveri. A questi si aggiungono 27mila donne vittime di violenze e 20mila bambini.
Gimenez si è detto infine soddisfatto per l’iniziativa delle Giornate degli Economi
delle diocesi: “Ci consente di scambiare informazioni, di aggiornarci e, non ultimo,
di far conoscere ciò che la Chiesa fa e come lo fa”. (Aci – DIONISI)