In Papua Nuova Guinea, un nuovo Santuario mariano per accrescere la devozione alla
Vergine in Oceania
La varietà delle tribù, delle lingue, delle etnie melanesiane in Papua Nuova Guinea
unificata sotto il segno della Vergine Maria: è questo lo spirito del nuovo Santuario
mariano in via di completamento in Papua Nuova Guinea, che sarà ufficialmente inaugurato
a Port Moresby il 24 maggio 2008. “La Vergine Maria – fa sapere la Chiesa locale -
è un simbolo potente del rispetto e della dignità della donna”. In un Paese dove la
violenza domestica, gli abusi, la prostituzione, lo stupro costituiscono preoccupanti
piaghe della società – spiega l’arcivesocvo di Port Moresby, mons. Brian Barnes -
“un nuovo Santuario dedicato alla Madonna è un segno forte ed efficace della fede,
della speranza e della carità”. La costruzione del Santuario - ricorda l'agenzia Fides
- è stata largamente sostenuta da donazioni della Santa Sede, della Conferenza Episcopale
Italiana e da altri benefattori. Molti fedeli locali hanno offerto volontariamente
la loro mano d’opera per diverse realizzazioni della chiesa. La prima pietra è stata
posta l’8 settembre 2004, alla presenza del nunzio apostolico, mons. Adolfo Tito Yllana.
Il Santuario intende diventare un punto di riferimento per tutti i fedeli melanesiani
dell’Oceania. A soli 150 anni dalla prima evangelizzazione della Melanesia - area
insulare del Pacifico che comprende Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Nuova Caledonia,
Isole Fiji – oltre l’87% della popolazione locale è cristiana. I melanesiani sono
gli abitanti di una delle ultime zone del mondo ad essere stata evangelizzata. Sono
portatori di un patrimonio culturale e spirituale che lega al divino tutti gli aspetti
della vita: familiari, sociali, economici, politici. La spiritualità diventa dunque
uno stile di vita ed è parte della visione melanesiana del cosmo, espressa nei vari
aspetti concreti della vita quotidiana. (A.L.)