Qatar: il 14 marzo prossimo l'inaugurazione della nuova chiesa di St.Mary. Critiche
e consensi dal mondo musulmano
La chiesa cattolica di St.Mary, costruita a Doha come previsto senza campanili nè
croci, è prossima all’inaugurazione. Nonostante la grande discrezione della comunità
cattolica, l'Agenzia AsiaNews riferisce che sulla nascitura chiesa non mancano critiche
ma anche consensi da parte di intellettuali musulmani. Sulle pagine del quotidiano
Al-Arab si legge che l’ingegnere Rashed al-Subaie, in una lettera a Al-Watan sostiene
come i cristiani abbiano il diritto di praticare la loro fede ma non dovrebbero avere
i permessi per costruire luoghi di culto. Sulla stessa linea è l’avvocato ed ex ministro
di giustizia Najib al-Nuaimi il quale ha enfatizzato che il Qatar è un Paese musulmano,
‘non’ secolare, e ritiene che un referendum sia l’unico modo per assicurarsi che la
chiesa sia socialmente accettabile. Voci moderate e di consenso provengono da Abdul
Hamid al-Ansari, ex preside della facoltà di legge islamica (Shari’a) all’università
del Qatar, che ha pubblicato articoli su diversi quotidiani dando il benvenuto alla
chiesa cattolica a Doha: “i luoghi di culto sono un diritto umano fondamentale difeso
dall’Islam”, ha detto. St.Mary sarà finalmente luogo di ritrovo per la comunità dei
cattolici che conta circa 100 mila fedeli provenienti dal sud-est asiatico e dall’occidente.
“Sarà un semplice luogo di preghiera per i fedeli, senza simboli evidenti o scopi
di proselitismo”, dice il futuro parroco padre Tomasito Veneracion. Una cerimonia
semplice presieduta dal cardinale Ivan Dias che insieme al vescovo Paul Hinder e al
parroco inaugurerà la chiesa il 14 marzo prossimo. Nello stesso complesso dove sorge
St. Mary sono in progetto altre cinque chiese tra cui quella anglicana, copta e greco-ortodossa.
Una volta che St.Mary aprirà le porte ai sui fedeli, tra i Paesi del Golfo rimarrà
soltanto l’Arabia Saudita a negare l'edificazione di chiese entro i suoi confini.
(R.P.)