Italia: aperto il dibattito per un polo unitario al centro
E’ entrata ormai nel vivo la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche
del 13 e 14 aprile. Ieri, è iniziato il viaggio del leader del Partito Democratico
Veltroni nelle province italiane. Al centro si apre un confronto serrato per costruire
un polo unitario. Il servizio di Giampiero Guadagni:
I
sondaggi continuano a dare il Popolo delle libertà in vantaggio. E Berlusconi definisce
dati fasulli quelli che in queste ore Veltroni presenta accreditando una grande rimonta
in atto del Partito democratico. Insomma, la sfida è iniziata. Intanto sui programmi:
Veltroni ha presentato i 12 punti del PD che tracciano un disegno riformista chiaramente
alternativo alla Sinistra Arcobaleno. Ma per Berlusconi e Fini si tratta di una copiatura
delle idee del centrodestra, a partire dalla riduzione delle tasse e della spesa pubblica.
La sfida è anche sulla collocazione politica. Per il PDL Veltroni finge di andare
da solo ma ha già fatto l’intesa con l’Italia dei valori, si accinge a farla anche
con i radicali; e nelle amministrazioni locali stringe accordi con la sinistra, a
partire da Roma dove questa mattina Rutelli si è detto disponibile a candidarsi a
sindaco. Ribatte Veltroni: il Popolo delle libertà è ormai una forza di destra,dopo
lo strappo dell’UDC. Strappo che per altro potrebbe non consumarsi in Sicilia, dove
Lombardo del movimento per le autonomie potrebbe essere il candidato alla guida della
regione sostenuto sia dall’UDC sia dal PDL. Ieri, comunque Casini ha lanciato agli
altri partiti di centro - Rosa Bianca e Udeur - un’appello all’unità, superando divisioni
e personalismi. Per alcuni, come Pezzotta, il confronto deve aprirsi, altri come Tabacci
e Mastella appaiono molto più tiepidi. I fautori dell’accordo osservano che soltanto
un alleanza potrebbe dare all’area centrista una rappresentanza parlamentare superando
la soglia di sbarramento. Che per le coalizioni è del 2% alla Camera e del 3% al Senato;
mentre per i singoli partiti saleal4% allaCamera e all’8% alSenato. (Per la Radio
Vaticana, Giampiero Guadagni)