Ancora uccisioni in Afghanistan, mentre il bilancio della strage di ieri sale a 100
morti
Almeno 35 civili afghani morti in un attacco suicida, nel sud dell'Afghanistan al
confine con il Pakistan: l’obiettivo era un convoglio militare delle forze straniere,
in particolare di soldati canadesi. Inoltre un militare britannico è morto e un altro
è rimasto ferito in seguito a un'esplosione avvenuta durante un servizio di pattugliamento
nel sud dell'Afghanistan. Le notizie giungono mentre Kandahar piange le vittime dell'attentato
compiuto ieri da un kamikaze durante un combattimento tra cani: la strage peggiore
avvenuta nell'Afghanistan post talebano con un bilancio che, secondo le cifre aggiornate,
ha superato i cento morti. Tante le cerimonie per ricordare le vittime della carneficina.
La più grande ha avuto luogo nella moschea a Arghandab, luogo della strage alla periferia
di Kandahar, per il capo della polizia ausiliaria antitalebana, Abdul Hakim, che secondo
molti era il vero obiettivo della strage. Con lui sono morti 32 dei suoi uomini. La
responsabilità dell'attentato è stata attribuita dalle autorità ai talebani che però
non hanno rivendicato la strage. Sempre oggi la polizia afghana e i militari del comando
regionale ovest della missione ISAF, a guida italiana, hanno scoperto un deposito
clandestino di munizioni, contenente 39 bombe da mortaio, nella provincia di Farah,
nell'Afghanistan occidentale. Sul posto, riferisce una nota del comando di ISAF, sono
subito intervenuti alcuni team di artificieri che hanno distrutto il materiale. Lo
scorso gennaio i team 'EOD' (Explosive ordnance disposal) di ISAF avevano distrutto
altre 64 bombe dello stesso tipo.