Circa un migliaio di persone sono morte a causa delle tempeste di neve e delle basse
temperature in Afghanistan. Secondo il dipartimento afgano per le situazioni d'urgenza
si tratta di uno degli inverni più rigidi che hanno colpito il Paese negli ultimi
decenni. L'ondata di maltempo che ha investito il continente asiatico colpisce un
popolo già provato dagli stenti, dagli attentati e da persistenti violenze. Le condizioni
climatiche risultano critiche soprattutto nel Nord montuoso del Paese dove il clima
è severamente continentale. Al bilancio delle vittime si aggiunge quello delle centinaia
di persone ferite dalle slavine, e l’Autorità afgana per i disastri nazionali segnala
il moltiplicarsi e l'aggravarsi dei casi di malnutrizione: la cronica scarsità di
generi alimentari è resa più acuta dall'interruzione delle vie di comunicazione e
dalla difficoltà degli approvvigionamenti. Alla tragedia umana si somma inoltre quella
economica: oltre 230 mila capi di bestiame sono andati perduti per il freddo e le
tempeste di neve, e centinaia di abitazioni, costruite in paglia e fango, sono state
distrutte o danneggiate sotto il peso della neve. Secondo il governo e le ONG che
operano nel Paese, la situazione per la popolazione è disperata. (CDL)