Preoccupazione in Venezuela per un nuovo attentato dinamitardo contro la sede della
nunziatura a Caracas
Un ordigno di scarsa potenza è esploso nei giorni scorsi davanti all'edificio della
nunziatura apostolica di Caracas, causando danni di lieve entità. La Conferenza episcopale
venezuelana si è detta preoccupata. Si devono intraprendere – si legge in una nota
dei vescovi – “azioni atte a salvaguardare la sede diplomatica del Vaticano che per
tutti i cattolici venezuelani rappresenta la casa del Santo Padre in Venezuela”. Secondo
testimoni oculari, l’azione è stata condotta da quattro persone su due motociclette
che poi si sono date alla fuga. Nella sede della nunziatura ha trovato rifugio un
leader studentesco in attesa di asilo politico. Moreno, che è in attesa dell'accoglimento
della sua domanda da undici mesi, è accusato dalle autorità venezuelane di aggressioni
gravi. Non si tratta del primo attacco contro la rappresentanza diplomatica della
Santa Sede nella capitale venezuelana: alcune settimane fa l’edificio era stato fatto
segno del lancio di una bomba a mano, rimasta fortunatamente inesplosa. (A.L.)