2008-02-16 15:10:50

Italia. Casini: l'UDC correrà da sola


Giornata densa di avvenimenti per la politica italiana, ormai in piena campagna elettorale. Alla nuova Fiera di Roma assemblea costituente del Partito Democratico con Walter Veltroni e Romano Prodi. A Mestre, Pierferdinando Casini ufficializza la decisione dell’UDC di correre da sola. Il servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3


Dunque, la riserva è sciolta. L’UDC correrà da sola e Pierferdinando Casini ne sarà il candidato premier. In caso di vittoria del centrodestra, sarà all’opposizione. Casini guarda all’elettorato moderato, ma non ci sono all’orizzonte accordi con gli altri centristi, la Rosa Bianca di Pezzotta e Tabacci e l’UDEUR di Mastella. Si rompe così un’alleanza durata 14 anni e che ha dato vita prima al Polo e poi alla Casa delle Libertà. Casini ha respinto gli ultimi appelli di Berlusconi a rinunciare al proprio simbolo per confluire nel Popolo delle Libertà, come ha fatto invece Fini che annuncia lo scioglimento in autunno di Alleanza Nazionale. Il PDL, dice Fini, non è un accordo elettorale, ma la costola italiana del Partito popolare europeo. Le novità che arrivano dal centrodestra riaccendono le speranze del Partito democratico di riaprire la partita elettorale. Oggi, a Roma, assemblea costituente del PD, aperta dal premier dimissionario Prodi, che afferma: la pazienza sarà una virtù necessaria quando dopo le elezioni torneremo alla guida del Paese. Prodi ha ribadito che non si ripresenterà alle politiche del 13 aprile. Mentre Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato, annuncia la disponibilità a candidarsi alla presidenza della Regione Sicilia. Veltroni, in partenza per le province italiane, spiega le priorità del PD. Faremo dell’aumento della ricchezza nazionale il nostro obiettivo. Senza crescita -aggiunge - non c'é giustizia sociale. Tra i 12 punti del programma, la riduzione della spesa pubblica e la realizzazione delle infrastrutture per modernizzare il Paese e rilanciare il mezzogiorno. Veltroni respinge poi la richiesta di ritiro unilaterale dell’Italia dall’Afghanistan sollecitato dalla Sinistra Arcobaleno. Intanto i radicali, con Emma Bonino, si dicono disponibili ad una coalizione con il PD esattamente come ha fatto l’Italia dei Valori. (Per la Radio vaticana, Giampiero Guadagni)

Intanto, si sono svolti stamani a Oderzo, nel Trevigiano, i funerali del primo maresciallo Giovanni Pezzulo, ucciso tre giorni fa, in Afghanistan, in un attentato rivendicato dai talebani. “Anche Papa Benedetto XVI - ha reso noto il vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo poco prima della cerimonia - pregherà per il militare italiano”, vittima del terrorismo. I particolari nel servizio di Silvia Gusmano:RealAudioMP3


“Giovanni ha dato il meglio di sé, consapevole che chi non ama non protegge e non difende la vita. In lui si è manifestato in modo supremo l’amore di Dio”. Questo uno dei passaggi centrali dell’omelia pronunciata stamani da mons. Corrado Pizziolo, durante il funerale del primo maresciallo Pezzulo. Anche Benedetto XVI - ha affermato il presule - pregherà per il militare ucciso in un agguato mercoledì scorso in Afghanistan, mentre svolgeva attività umanitarie a favore della popolazione civile. La cerimonia è stata celebrata nel Duomo di Oderzo, il paese in provincia di Treviso, oggi in lutto cittadino, dove Pezzulo viveva con la moglie Maria e la figlia diciottenne. A rendere omaggio al maresciallo, che tra pochi giorni avrebbe compiuto 45 anni, oltre mille persone e il ministro della Difesa, Arturo Parisi. Centinaia le bandiere che sventolano dalle finestre di Oderzo e di Carinola, il paese d’origine di Pezzulo in provincia di Caserta. Anche la facciata del Duomo, ornato da decine di corone di fiori, tra cui quella inviata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stata avvolta da un tricolore. A chiedere agli italiani questo gesto di amore di solidarietà verso il militare vittima del terrorismo, sua figlia Giusy, che così si è rivolta stamani al padre al termine dei funerali: “Mi sento forte e sono sicura che sei tu a darmi questa forza stammi sempre vicino”. Un lungo applauso ha accolto il feretro di Giovanni Pezzulo all’uscita del Duomo. (Silvia Gusmano per la Radio Vaticana)









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