Il cardinale Pio Laghi presiede i funerali del Gran Maestro dell’Ordine di Malta Fra’
Andrew Bertie
Si sono svolti questa mattina a Roma, nella Basilica di Santa Sabina all’Aventino,
i funerali del Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Fra’
Andrew Bertie, scomparso il 7 febbraio scorso all’età di 78 anni. La Santa Messa è
stata presieduta dal cardinale patrono dell’Ordine Pio Laghi che ha portato ai presenti
la Benedizione apostolica del Papa. Il servizio di Adriano Monti Buzzetti:
“Nel
fuoco di Dio, che è Amore, sono come scintille che compongono mirabili disegni di
luce”. E’ la toccante metafora usata dal cardinale Pio Laghi per evocare la schiera
biblica dei giusti, cui il porporato ha ascritto con convinzione la figura del compianto
Fra’ Andrew Bertie, 78.mo Gran Maestro dell’Ordine di Malta e primo di nazionalità
britannica. “Giusto infatti” – ha aggiunto il patrono dell’Ordine, durante le esequie
concelebrate dai cardinali Sodano e Foley – “è colui che si apre al progetto di Dio,
che vuole tracciare nella storia un ordine nuovo e ne diventa appassionato collaboratore
nell’amore”. A fare da contrappunto alle parole del cardinale, il silenzio orante
della grande platea di fedeli assiepati nella Basilica di Santa Sabina all’Aventino:
tra loro il fratello del Gran Maestro, Peregrine Bertie, ed il resto della famiglia
in preda a visibile commozione, ma anche centinaia di Cavalieri e Dame in abito da
chiesa, volontari in uniforme, autorevoli sostenitori ed anche semplici amici della
causa melitense. Una folla che dopo le note del canto gregoriano intonato dai monaci
benedettini di Sant’Anselmo per la processione funebre, e gli accordi struggenti del
“silenzio” militare suonato dalla Banda dei Carabinieri all’ingresso del feretro in
Basilica, ha ascoltato quindi con raccolta partecipazione le parole del celebrante
sull’illustre scomparso. Un ricordo dalle molte sfaccettature, partito anzitutto da
una personale rievocazione delle ultime ore del morente, della Benedizione apostolica
del Papa ricevuta con gratitudine, dei voti religiosi riconfermati con convinzione.
Quindi un omaggio allo statista che nel suo regno ventennale ha dato impulso alla
vita spirituale dell’Ordine, all’incremento dei suoi membri, delle rappresentanze
diplomatiche, dell’autorevolezza istituzionale. Ma soprattuto, quello del porporato
è stato un tributo all’uomo Andrew Bertie: l’aristocratico dai modi semplici ed affabili
nonostante le altisonanti parentele con la Casa Reale inglese, l’oxfordiano appassionato
di storia e di lingue, l’insegnante amico dei ragazzi ed affascinato dalla Regola
benedettina. Un uomo sobrio, riservato e gentile, sempre in prima linea nei grandi
appuntamenti di servizio a malati e pellegrini, totalmente devoto alla millenaria
missione religiosa ed umanitaria dell’Ordine ed alla sequela delle otto Beatitudini
evangeliche, simboleggiate dalle punte della Croce ottagona. Un programma spirituale
che il Gran Maestro continua ad indicare alla Famiglia melitense, perchè – ha concluso
il cardinale – il dialogo con lui prosegue. E proprio per rendere più visibile questa
comunione, con il consenso della famiglia Fra’ Andrew riposerà ora nella Chiesa magistrale
di Santa Maria del Priorato: vicino alle spoglie del Piranesi, mirabile creatore
dell’edificio sacro, ma soprattutto accanto ad altri antichi predecessori del Gran
Maestro Bertie nella guida e nel servizio all’Ordine. (Per la Radio Vaticana, Adriano
Monti Buzzetti)