2008-02-15 15:57:05

Preghiera e iniziative di solidarietà dei missionari per fermare le violenze in Kenya


Durante il periodo di Quaresima saranno intensificate le preghiere per le vittime degli scontri e per le migliaia di sfollati in Kenya. E' un segno di solidarietà, lanciato dai missionari della Consolata, per aiutare i keniani a comprendere i risvolti negativi degli scontri etnici e i danni economici provocati al Paese. “Purtroppo, gli scontri verificatesi tra i sostenitori del presidente Kibaki e quelli del leader dell’opposizione Odinga hanno danneggiato l’immagine del Kenya” – dice padre Marino Gemma, missionario e parroco della Chiesa della Consolata a Nairobi. “Rischiano di provocare divisioni etniche - prosegue il missionario - che prima non esistevano. Il Paese - sottolinea il quotidiano della Santa Sede, l'Osservatore Romano, è diventato teatro di conflitti pianificati prima ancora che le elezioni presidenziali emettessero il loro verdetto”. Padre Marino Gemma ha quindi aggiunto: “La politica del tribalismo sta creando anarchia e separazione”. Da oltre un secolo in Kenya, per opera dei missionari della Consolata, sono stati realizzati ospedali, scuole e dispensari sempre in collaborazione con la gente del luogo. Padre Gemma sottolinea inoltre che “la Chiesa cattolica e le altre Chiese stanno compiendo sforzi enormi per riconciliare il popolo”. Ha aggiunto, infine, che “sono stati lanciati accorati appelli ai politici e molta fiducia viene posta alla mediazione di Kofi Annan”, ex segretario generale delle Nazioni Unite. (M.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.