2008-02-15 14:57:41

Incontro di formazione per gli esorcisti a Palermo


E’ in corso a Bagheria, in provincia di Palermo, il quarto incontro di formazione per gli esorcisti di Sicilia. Organizzato dal Centro pastorale Giovanni Paolo II il simposio si concluderà domani. Luca Collodi ha intervistato don Gabriele Nanni, incaricato della formazione degli esorcisti:RealAudioMP3


R. – Gli esorcisti sono sacerdoti con una preparazione di base comune, però hanno bisogno di un surplus di formazione per un rituale che non è semplicemente fatto di gesti e parole, ma all’interno di questo rito ci si scontra letteralmente contro le entità maligne, e quindi questo provoca delle reazioni, provoca delle situazioni che non sono facilmente prevedibili e normalmente non si trovano. C’è poi anche il problema di come trattare con le persone che sono soggette – in quel momento – al demonio. Quindi, capisci che si tratta di tener conto di elementi non solo pastorali, non solo liturgici ma l’energia spirituale e poi anche di una prassi concreta che richiede esperienza.

 
D. – Don Gabriele Nanni, in molti si chiedono: il demonio esiste? E in che forma?

 
R. – Il demonio esiste come “persona”, come ha sempre detto la dottrina cattolica, cioè è un ente intelligente; quando si dice “persona” di natura spirituale, cioè uno spirito impuro, così lo chiama il Vangelo, definendolo dall’azione malvagia che compie.

 
D. – Don Gabriele, la possessione: la Chiesa dice che i casi sono pochi, però ci sono. Come avviene? Come voi vi accorgete di un caso di possessione reale?

 
R. – La possessione è la presenza straordinaria del demonio nella persona e ne controlla i movimenti, il corpo e la voce. Bisogna distinguere lo “stato di possessione” dalla “possessione”, cioè l’azione del demonio può essere di possessione ma non in tutti i momenti la persona è posseduta, ha solamente un collegamento con il demonio. Lo “stato di possessione”, invece, è uno stato straordinario in cui il demonio si manifesta, si evidenza e diventa padrone della persona. E questo accade quando c’è un confronto o una vicinanza o anche una provocazione del sacro: il demonio può manifestarsi. Durante l’esorcismo si manifesta per forza, a volte lentamente, a volte subito. La forma più grande, insieme a tutti gli indizi e i segni che ci sono, è proprio questa reattività al sacro, alla preghiera. Se uno prega e il demonio si manifesta, e uno può pregare anche senza usare la voce, e il demonio si manifesta e risponde alle preghiere o alle parole mentali dell’esorcista, noi ci troviamo di fronte a inequivocabili segni di possessione.

 
D. – Mi permetta una domanda personale. Vedere il corpo di un uomo o di una donna che si deforma, avvicina maggiormente alla spiritualità, a Cristo? Convince maggiormente della propria vocazione di sacerdote?

 
R. – Se io invoco Dio a favore di quest’anima contro il demonio, il demonio si arrabbia perché è infastidito, vuol dire che Dio mi sta ascoltando, e dunque è qui presente e agisce per me. E questa è la cosa che mi ha commosso più di tutte, mi ha fatto sentire la vicinanza di Dio, non solo nel mio ministero ma anche in quella situazione di sofferenza così concreta.







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