Sostenere i cristiani di Terra Santa materialmente e spiritualmente: l’invito della
Congregazione per le Chiese Orientali in occasione della Quaresima
Come da tradizione, all’inizio del periodo Quaresimale, la Congregazione per le Chiese
Orientali rinnova l’invito ai fedeli a “sostenere spiritualmente e materialmente la
comunità cattolica” della Terra Santa. L’appello è contenuto in una lettera, indirizzata
ai pastori e ai fedeli cattolici di tutto il mondo, dal cardinale Leonardo Sandri
che pubblica anche un rapporto sommario sui progetti sostenuti per il 2006-2007 con
i fondi raccolti in favore della Terra Santa. Questa iniziativa che culmina nella
Colletta del Venerdì Santo si svolge ogni anno per mandato pontificio: la prima Colletta
risale a Papa Martino V, che stabilì nel 1421 le norme circa la raccolta delle offerte.
Ma torniamo alla lettera del cardinale Sandri, nel servizio di Alessandro Gisotti:
“E’
l’assenza di una stabile pace ad acuire nei Luoghi Santi antichi problemi e povertà
e a generarne di nuovi”. E’ quanto sottolinea il cardinale Sandri, che aggiunge: “I
cristiani che abitano in Terra Santa “meritano la prioritaria attenzione della Chiesa
cattolica e delle altre Chiese e Comunità ecclesiali” che “hanno sempre bisogno del
vivente carisma delle origini e della singolare vocazione ecumenica e interreligiosa
di cui essi sono portatori”. In tale contesto, scrive il porporato, assume un suo
“speciale rilievo” la Colletta del Venerdì Santo. Questa, ricorda, è collocata dai
Sommi Pontefici “in un giorno tanto significativo per attestare la comune appartenenza
alla Terra” che, come ha rilevato Benedetto XVI, “nel fluire della storia rimane la
silenziosa testimone della vita terrena del Salvatore”. Il capo dicastero auspica
dunque che “possa crescere il movimento di carità” al fine di “garantire alla Terra
Santa, in modo ordinato ed equo, il sostegno necessario alla vita ecclesiale ordinaria
e a particolari necessità”. E spiega che tra le urgenze da affrontare c’è “sempre
l’inarrestabile fenomeno dell’emigrazione, che rischia di privare le comunità cristiane
delle migliori risorse umane”. Il cardinale Sandri assicura
che la comunità latina raccolta attorno al Patriarcato di Gerusalemme e alla Custodia
Francescana, ma anche le altre Chiese Orientali cattoliche” potranno “beneficiare
della carità di tutti i cattolici, non in termini occasionali, bensì con la sufficiente
sicurezza e continuità che consenta di guardare con speranza al futuro”. D’altro canto,
scrive il porporato, “tramite la comunità cattolica”, la carità “si espanderà senza
distinzione religiosa, culturale e politica, soprattutto a favore delle giovani generazioni
che potranno anche “continuare ad usufruire della qualificata e diffusa opera educativa
cattolica”. Il cardinale elogia dunque le Chiese particolari per quanto fanno in favore
della Terra Santa, “specialmente grazie ai pellegrinaggi e alle iniziative promosse
da crescenti forme di volontariato” e all’impegno delle parrocchie e delle famiglie
religiose, come di storiche istituzioni, fondazioni e associazioni.
Con
la Lettera, il cardinale Sandri ha pubblicato anche un documento sui progetti sostenuti
negli ultimi due anni dalla Custodia di Terra Santa. Si tratta di opere in favore
dei giovani, delle famiglie, ma anche di sostegno scolastico e, ancora, per la costruzione
di appartamenti per i poveri e le giovani coppie.