2008-02-14 14:39:12

Si conclude oggi a Roma il Consiglio dei governatori del Fondo Internazionale per lo Sviluppo


Seconda e conclusiva giornata, oggi, del Consiglio dei Governatori dell’IFAD, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo, riunito a Roma. Nata trent’anni fa come tentativo di risposta delle Nazioni Unite alla forte crisi alimentare che aveva colpito a inizio degli anni settanta il Sahel, da allora l’IFAD si concentra in progetti e programmi contro la povertà nelle zone rurali. Da ieri l’IFAD ha un nuovo presidente del Consiglio dei governatori, di fatto l’organo decisionale dell’intera organizzazione. Si tratta di Aiadi Ruma, ministro dell’agricoltura e risorse idriche della Nigeria. A eleggerlo i 164 delegati che rappresentano i rispettivi Paesi durante lavori del Consiglio. Un evento preceduto, come ormai consuetudine, da un’altra due giorni che ha visto sempre a Roma riunirsi e confrontarsi gli esponenti di decine di associazioni di coltivatori alla ricerca di uno spazio per difendere il proprio modello di sviluppo sostenibile e familiare. Faceva il suo effetto osservare nelle grandi sale del palazzo dei Congressi il gotha della finanza internazionale legata allo sviluppo, accanto a contadini, allevatori e pescatori giunti a Roma da zone spesso remotissime. Un effetto tutto sommato positivo, quanto meno in termini di auspicio e ben riassunto dall’intervento della direttrice della Banca Mondiale, Ngozi Okonjo-Iweala secondo la quale mentre il mondo si concentra sulla crisi finanziaria internazionale legata ai cosiddetti mutui sub-prime, due miliardi di persone continuano a vivere, o meglio a sopravvivere, con meno di due dollari al giorno mentre un altro miliardo deve accontentarsi della metà: un dollaro al giorno. Anche per questo è stato ancora una volta rilanciato l’impegno a raggiungere o quantomeno ad avvicinarsi, entro il 2015, agli otto obiettivi del millennio contro la fame e la povertà nel mondo. L’Italia, ha detto il ministro degli Esteri D’Alema, fa la sua parte, non soltanto ospitando proprio a Roma il polo agro-alimentare dell’ONU, che raggruppa FAO, PAM e IFAD. Ma anche impegnandosi concretamente. Attualmente è al secondo posto nella classifica dei donatori per l’IFAD, con i suoi 51 miliardi di dollari stanziati per il periodo 2007-2009. L’attesa oggi si sposta sulle tre importanti tavole rotonde in programma che affronteranno altrettanti temi cruciali per l’uomo e per l’ambiente: i cambiamenti climatici, i bio o agro carburanti, la crescita dei prezzi dei prodotti agricoli. (A cura di Lucas Duran) RealAudioMP3







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