2008-02-14 15:14:32

Nuovi progetti di solidarietà verso i bambini poveri ed emarginati nelle diocesi tribali dell’India nordorientale


Si riconoscono debitori nei confronti dei primi religiosi delle Missioni Estere di Parigi (MEP), che hanno portato il Vangelo fra i tribali nel nord est dell’India, e del “nuovo inizio” segnato dall’arrivo dei missionari salesiani nel 1921. Due vescovi delle diocesi indiane di Miao e Bongaigaon, negli stati di Arunachal Pradesh e Assam, continuano oggi l’opera dei primi coraggiosi missionari, nell’azione pastorale costante a servizio della popolazione tribale, attraverso opere di istruzione, assistenza medica, carità. Mons. George Pallipparambil, vescovo di Miao ha riferito all’agenzia Fides che “la Chiesa, da quando ha ottenuto una maggiore libertà si è fortemente impegnata nel campo dell’istruzione e dello sviluppo sociale, costruendo seminari, scuole, dispensari, ospedali per venire incontro alle esigenze della popolazione”. Mons. Thomas Pulloppillil, vescovo di Bongaigaon, si ritrova ad affrontare i medesimi problemi di povertà, carenza di istruzione e sottosviluppo. Grazie a preti, religiosi, suore di diverse congregazioni e laici, la comunità si fa vicina a quanti sono nel bisogno e prosegue la sua opera evangelizzatrice. In sintonia con queste necessità, nelle due diocesi saranno avviati progetti di costruzione di un complesso chiesa-scuola-ambulatorio, intitolato alla figura di San Pio da Pietrelcina, “Abbiamo offerto – affermano infine i due vescovi - la nostra disponibilità affinché nelle diocesi si approfondisca la conoscenza di Cristo anche attraverso le opere e virtù di San Pio: la missione nel suo nome si traduce in ricchezza spirituale, istruzione e cura per l’infanzia e i bisognosi”. I benefattori di “San Pio Missionario nel mondo” offriranno alla diocesi di Miao i fondi per realizzare il progetto, mentre nella diocesi di Bongaigaon finanzieranno anche l’acquisto di quattro ettari di terreno per l’edificazione di una struttura di dimensioni confacenti alle necessità. “Alla base di questo progetto – concludono i vescovi - vi sarà innanzitutto la preghiera e l'adorazione del Santissimo Sacramento”. (A.L.)







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