DVD e CD-ROM per insegnare le Sacre Scritture agli studenti delle scuole superiori
lombarde: è il progetto "Bibbia Educational", presentato a Milano
In 120 scuole superiori di diversi indirizzi della Lombardia la Bibbia diventa materia
di studio. "Bibbia Educational" è il nome del progetto interculturale e interreligioso,
presentato ieri a Milano, che si sviluppa in più anni, attraverso un corso multimediale
con DVD e CD-ROM, e che si propone di formare gli studenti alla conoscenza delle Sacre
Scritture e al dialogo tra cristiani, ebrei e musulmani, favorendone l'integrazione
sociale. Servizio di Fabio Brenna.
Nei DVD,
sono riuniti i 14 film sui personaggi della Bibbia, prodotti dalla Lux Vide e già
trasmessi da Raiuno e da oltre 100 televisioni nel mondo. I 14 CD-ROM contengono un
sussidio didattico interattivo, preparato da un gruppo di studio interreligioso, che
consente ai docenti di storia, filosofia, letteratura, arte, oltre che di religione,
di vivere insieme con gli studenti un'esperienza culturale che si allarga alla formazione
integrale dell'individuo e coinvolge la famiglia. Joaquín Navarro Valls,
già direttore della Sala Stampa Vaticana:
“Ci sono tre elementi. Il
primo è il tema in sé, che desta interesse. Il secondo, è il modo in cui questo tema
è stato preparato, molto funzionale a un’idea didattica. Il terzo elemento è la dimensione
dell’altro: la Bibbia, naturalmente con la sua identità, però contemplando anche l’islam
e l’ebraismo, perché a mia volta io sono l’altro dell’altro e dunque devo tenere conto
dell’altro. Mi pare che questi tre elementi fanno di tutto questo lavoro qualcosa
non solo di assolutamente di originale, ma anche di unico: non conosco fuori dall’Italia
nessun progetto analogo”.
Daniel Fishman, studioso della
Comunità ebraica, sottolinea il carattere multiculturale e interreligioso di questo
progetto destinato a superare le incomprensioni del confronto quotidiano fra culture
differenti:
“Credo che proprio da azioni e lavori che nascono assieme
possa scaturire una migliore risposta a quello che può essere invece un dibattito
teologico che tocca marginalmente le persone”. (Da Milano, per la Radio Vaticana,
Fabio Brenna)