2008-02-13 14:09:47

Attenzione all'ecumenismo, nel solco del lavoro svolto finora dal cardinale Lehmann: le dichiarazioni di mons. Zollitsch, neo presidente dei vescovi tedeschi


E’ mons. Robert Zollitsch, vescovo di Friburgo, il nuovo presidente della Conferenza episcopale tedesca. E’ stato eletto ieri a Würzburg, in Baviera, durante la plenaria primaverile dei presuli della Germania. Prende il posto del cardinale vescovo di Magonza, Karl Lehmann, dimessosi un mese fa dall’incarico per motivi di salute, dopo un ventennio di presidenza. Sulle prime dichiarazioni di mons. Zollitsch, il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3


Un impegno nel senso della continuità con il suo predecessore e uno sguardo attento alle relazioni ecumeniche particolarmente sentite dalla Chiesa tedesca. Si è presentato con questa agenda. Mons. Robert Zollitsch, 69.enne, originario della ex Jugoslavia. Responsabile di una delle più grandi diocesi della Germania, con oltre due milioni di cattolici, il nuovo capo dell’episcopato tedesco rimarrà in carica per i prossimi sei anni. Al microfono di Mario Galgano, della sezione tedesca della nostra emittente, mons. Zollitsch racconta così l’impatto emotivo all’annuncio della sua elezione:

 
"Ich musste noch etwas …
Ho fatto un respiro profondo quando ho saputo della mia elezione, solamente dopo un po’ di tempo ho capito, ciò che mi aspetterà.”

 
Sul presente e sul futuro della Chiesa cattolica in Germania, mons. Zollitsch è chiaro:

 
“Ich sehe meine Aufgabe in Kontinuität …
Ritengo, come mio compito principale, quello di continuare il lavoro svolto negli ultimi anni dal mio predecessore, il cardinale Karl Lehmann. Siamo entrambi molto legati dal punto di vista teologico ed umano. Non ci saranno dunque dei cambiamenti sostanziali, ma ciò non era previsto. Piuttosto, è compito dei vescovi, proseguire la via seguita finora. [Per quanto riguarda l’ecumenismo], ritengo importante ciò che sottolinea il vescovo luterano di Baden, cioè che in certe parti della Germania “l’orologio dell’ecumenismo” batte l’ora in un'altra modo rispetto che altrove. Ciò ha un significato positivo e dunque da condividere. E tuttavia è importante per l’avvenire rafforzare la testimonianza comune. Ciò può essere fatto con prese di posizione comuni [con le altre comunità cristiane] per rendere più credibile e visibile il nostro impegno ecumenico”.

 
L’elezione di mons. Zollitsch è maturata dopo un ballottaggio con il 54.enne mons. Reinhold Marx, nominato lo scorso novembre da Benedetto XVI alla guida di quella che fu la sua antica diocesi di Monaco e Frisinga. Il neo eletto presidente dei vescovi tedeschi parla così de suo rapporto con mons. Marx:

 
“Bischof Marx und ich, wir sitzen nebeneinander ...
Mons. Reinhold Marx ed io siamo molto uniti. Ci siamo parlati e abbiamo deciso di rafforzare la collaborazione e l’aiuto reciproco. La mia elezione è una conferma per il mio lavoro svolto finora. Tra me e mons. Marx si è scelto forse il più anziano per porre l’accento sulla continuità. Devo però aggiungere che non ci sono differenze sostanziali tra lui e me. Quando, nel secondo turno di votazioni, è stato chiaro che avrei raggiunto la maggioranza dei voti, è stato mons. Marx uno dei primi a stringermi la mano e a dirmi che mi avrebbe aiutato e seguito.”







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