2008-02-12 14:04:57

Il cardinale Barragan alla Messa per la Giornata del malato: è l'Eucaristia l'unico rimedio al dolore


L’Eucaristia è l’unico vero rimedio al dolore. E' un passaggio dell'omelia del cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della salute, nella messa per la XVI Giornata mondiale del Malato che si è celebrata ieri nella memoria liturgica della Madonna di Lourdes, a 150 anni dalla prima apparizione mariana. “Nell’Eucaristia - ha aggiunto il porporato - troviamo lo stesso Corpo di Cristo che ci dà Maria. Quel corpo che la riempie di dolore e amarezza, gioia e allegria”. Un dolore, sottolinea il porporato, che sperimenta Cristo e che quindi diventa “positivo, creativo, redentore”. Il servizio di Benedetta Capelli:RealAudioMP3

(canto)
 
Il dolore vissuto nei corpi, condiviso e assistito dai volontari, quel "pane spezzato" per gli altri a cui il Papa fa riferimento nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale del Malato. Una silenziosa umanità che ha affollato la Basilica di San Pietro, testimoniando la propria sofferenza e l’accettazione della malattia. “La sofferenza è creativa” dice il cardinale Barragan, che proprio al messaggio del Santo Padre ha fatto riferimento per ricordare la profonda unione tra Maria e l’Eucaristia e il sì assoluto che l’associa al sacrificio redentore del Suo Figlio. “Una sofferenza - aggiunge il porporato - vissuta sulla croce da Cristo che così ci ha redento”:

“E' la sofferenza che tutti e ognuno di noi sopportiamo nell'attualità, includendo la stessa morte. Ognuno di noi può dire: quello che oggi patisco lo patisce Cristo, il mio dolore lo patisce anche Cristo”.
 
Un dolore non disperato e di sconfitta ma vittorioso, perchè la sofferenza è la massima realizzazione di Cristo. E’ la sua ora. Un dolore che diventa positivo, creativo, redentore. Croce e Risurrezione - aggiunge il cardinale Barragan - sono inseparabili. L’unico passaggio per trovare pienamente Cristo che cura i nostri dolori - aggiunge - è il suo dolore e la sua morte, vissuti nel nostro dolore e nella nostra morte:

 
"Anche che la nostra morte è 'una parte' della morte di Cristo. Questo è possibile soltanto quando Cristo entra nella nostra propria volontà ed intenzione mediante l’Amore del suo Spirito. Si tratta della realtà misteriosa del Corpo Mistico, nel quale l’unione delle membra con il Capo la compie lo stesso Spirito con l’amalgama del suo Amore, al quale si deve rispondere liberamente".
 
Espressione della totale partecipazione di Cristo ai nostri patimenti è l'Eucaristia "nostra croce e nostra risurrezione". Unico vero rimedio al dolore, afferma il cardinale Barragan, è la medicina dell'immortalità. E nell’Eucaristia troviamo lo stesso Corpo di Cristo che ci dà Maria, Madre dolorosa, della Santa Speranza e della Santa Allegria. L’Immacolata che ha detto sì al piano misterioso redentore, un sì che è pienezza d’Amore:

 
“Maria si associa sul Calvario come Corredentrice del Salvatore. Grazie alla sua massima appartenenza materna a Cristo, riceve ai piedi della croce la maternità del Corpo Mistico. Cristo soffre sulla croce tutti i dolori che soffre sua Madre Santissima. Ed Ella soffre in Cristo tutti i nostri dolori, li assume e sa come compatirli con noi. I nostri dolori sono anche i suoi dolori”.
 
Pertanto, l’amore “eucaristico” verso Maria fa sì che il nostro stesso sì si espanda verso ogni dolore e sofferenza. Eucaristia, dunque, come partecipazione alla sofferenza di Cristo e che ci spinge a curare i nostri fratelli ammalati nella condivisione della gioia della Risurrezione di Cristo. Invocando la cura materna di Maria nel 150.mo anniversario delle Sue apparizioni a Lourdes, il cardinale Barragan ha invitato tutti a mettersi sotto il manto della Vergine acclamandola come Maria salute degli infermi.

 (canto)







All the contents on this site are copyrighted ©.