AUSTRALIA Ancora espressioni di consenso dalla Chiesa alle scuse formali del governo
agli aborigeni
CANBERRA, 12 feb 08 - Continuano le manifestazioni di consenso da parte di
esponenti della Chiesa cattolica australiana alla decisione del nuovo primo ministro
Kevin Rudd di chiedere formalmente scusa agli aborigeni della cosiddetta “generazione
rubata”, sottratti con la forza per decenni alle loro famiglie e affidati ad istituti
statali e religiosi ai fini dell’assimilazione. Dopo il plauso del presidente della
Commissione episcopale per gli aborigeni, mons. Barry Hickey, diversi esponenti di
congregazioni religiose e organismi e organizzazioni cattoliche hanno salutato con
generale soddisfazione la decisione, attesa da anni e giudicata come un primo importante
passo verso la riconciliazione. Al tempo stesso, unanime è la richiesta che si vada
oltre alle scuse formali e si dia piena attuazione alle raccomandazioni contenute
nel rapporto governativo “Bringing Them Home” pubblicato nel 2001. Il rapporto chiedeva
che gli aborigeni australiani venissero anche adeguatamente risarciti e, in particolare,
iniziative concrete da parte delle autorità australiane per eliminare il divario tra
le comunità native e quelle di origine europea negli ambiti dell’aspettativa di vita,
mortalità infantile, livelli educativi e professionali, assistenza sanitaria. Il
testo delle scuse, già disponibile sul sito ufficiale del governo australiano, verrà
pronunciato domani alla sessione di apertura del Parlamento, a Canberra. (www.cathnews.com
– ZENGARINI)