2008-02-12 20:04:29

AUSTRALIA Ancora espressioni di consenso dalla Chiesa alle scuse formali del governo agli aborigeni




CANBERRA, 12 feb 08 - Continuano le manifestazioni di consenso da parte di esponenti della Chiesa cattolica australiana alla decisione del nuovo primo ministro Kevin Rudd di chiedere formalmente scusa agli aborigeni della cosiddetta “generazione rubata”, sottratti con la forza per decenni alle loro famiglie e affidati ad istituti statali e religiosi ai fini dell’assimilazione. Dopo il plauso del presidente della Commissione episcopale per gli aborigeni, mons. Barry Hickey, diversi esponenti di congregazioni religiose e organismi e organizzazioni cattoliche hanno salutato con generale soddisfazione la decisione, attesa da anni e giudicata come un primo importante passo verso la riconciliazione. Al tempo stesso, unanime è la richiesta che si vada oltre alle scuse formali e si dia piena attuazione alle raccomandazioni contenute nel rapporto governativo “Bringing Them Home” pubblicato nel 2001. Il rapporto chiedeva che gli aborigeni australiani venissero anche adeguatamente risarciti e, in particolare, iniziative concrete da parte delle autorità australiane per eliminare il divario tra le comunità native e quelle di origine europea negli ambiti dell’aspettativa di vita, mortalità infantile, livelli educativi e professionali, assistenza sanitaria.
Il testo delle scuse, già disponibile sul sito ufficiale del governo australiano, verrà pronunciato domani alla sessione di apertura del Parlamento, a Canberra.
(www.cathnews.com – ZENGARINI)








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