Libano: i timori del cardinale Sfeir per la difficile crisi nel Paese
Il cardinale Sfeir ha ribadito durante la messa di ieri a Beirut, il suo desiderio
di vedere tutti i libanesi uniti sotto la bandiera nazionale ed ha ricordato che nella
storia il patriarcato è sempre stato il garante dell'unita dei maroniti. ll Patriarca
- scrive l'Agenzia AsiaNews - ha ammonito contro il pericolo della chiusura del parlamento
libanese, che continua ad impedire l'elezione del presidente della Repubblica, ora
rinviata al 26 febbraio ed ha espresso forte condanna contro le minacce che provengono
da tutte le parti. Egli ha rinnovato il suo appello ai responsabili perché abbiano
misericordia del popolo libanese che continua ad emigrare soprattutto nei diversi
paesi del Golfo. Il patriarca maronita ha poi espresso un preoccupato scetticismo,
sulla possibilità dell'elezione a capo dello Stato del comandante dell'esercito libanese,
il generale Michel Sleiman, alla luce delle critiche lanciate contro l'esercito. Egli
ha comunque auspicato il raggiungimento di un accordo su Sleiman, "perché l'esercito
- ha detto - si è mostrato integro malgrado tutte le sfide", ed ha considerato quelle
persone che impediscono il proseguimento del processo elettorale, come strumenti nelle
mani degli stranieri che non vogliono un futuro per la repubblica. (R.P.)