2008-02-09 15:06:52

Dieci anni fa nasceva la tv cattolica italiana SAT 2000: ai nostri microfoni, il direttore Boffo


Il 9 febbraio 1998, nasceva SAT 2000, l’emittente satellitare dei cattolici italiani. Dieci anni di attività sul satellite come canale non a pagamento per essere ricevuta in tutta Europa. In Italia è inserita, tra l’altro, sul digitale terrestre ed è ritrasmessa da varie emittenti locali. Grazie alla collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, SAT 2000 segue tutte le attività del Papa oltre agli eventi ecclesiali più importanti. L’emittente pone al centro dei programmi l’attenzione alla persona, puntando su contenuti e qualità dei programmi, coniugando l'informazione con i valori cristiani. Al microfono di Luca Collodi, il direttore di SAT 2000 e del quotidiano "Avvenire", Dino Boffo:RealAudioMP3
 
R. – Diciamo che questo anniversario è importante e per alcuni versi - direi - insperato: il seme che è stato posto nel terreno ha germinato ed è oggi una giovane pianta. Nel panorama televisivo italiano, SAT è oggi una presenza riconosciuta e riconosciuta nella sua originalità, come "televisione del rispetto delle persone".

 
D. – Nel giorno del suo compleanno, SAT 2000 propone stasera uno speciale sul tema “I cattolici e la televisione”. Di cosa si tratta?

 
R. – Diciamo che i cattolici ci sono stati, eccome, agli inizi dell’evento televisivo in Italia. Poi la televisione si è fatta uno strumento sempre più sofisticato e pareva allontanare la Chiesa ed i valori di cui la Chiesa è portatrice. Ad un certo punto abbiamo capito che bisognava tornare, che l’annuncio del Vangelo deve arrivare ad informare di sé anche gli spalti più rischiosi, più sofisticati, apparentemente più difficili e più distraenti la persona. Siamo tornati e siamo contenti di ciò che siamo riusciti a fare, perché è promessa di un futuro molto più promettente.

 
D. – Direttore, in dieci anni come è cambiata l’informazione cattolica in Italia guardando anche all’informazione locale?

 
R. – Diciamo che queste esperienze di carattere nazionale hanno dato coraggio a tutta una rete di realtà che c’erano, che ci sono da oltre un secolo nel nostro Paese, che si sono rinnovate nel momento in cui sono nate la radio e le televisioni private e locali e che avevano bisogno di vedere una prospettiva davanti a sé. Oggi l’informazione cattolica nel nostro Paese non può permettersi trionfalismi, ma certo è una presenza molto più consapevole dei propri compiti e del proprio desiderio di stare nel circolo dell’informazione comune con una propria originalità e sapendo di avere un irriducibile messaggio da trasmettere.







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