SRI LANKA I vescovi chiedono zone protette intorno ai santuari
COLOMBO, 7feb08 - L’ impegno dei responsabili della Chiesa dello Sri Lanka è ora,
nel paese martoriato dalla guerra civile, l'istituzione di una vera zona di pace almeno
intorno ai luoghi santi di pellegrinaggio. Si tratta in particolare di proteggere
il più importante centro spirituale di Madhu, vicino Mannar, nella zona nord. Il
luogo, molto frequentato, lo scorso 29 gennaio era stato teatro di un attentato, con
l’esplosione di una mina antiuomo che aveva causato la morte di 18 fedeli ed il ferimento
di molti. Tra le vittime, numerosi bambini. A questi fatti era seguito il reciproco
scambio di accuse sulla responsabilità dell’accaduto tra il governo ed i ribelli della
minoranza tamil.”Se questo audace progetto della creazione di una zona di pace fosse
stato sostenuto da entrambe le parti, le perdite civili sarebbero state minori”. Il
commento è del vescovo anglicano di Colombo. La regione colpita è infatti controllata
dai ribelli LTTE (Tigri di liberazione dell’Eelam tamil), rivendicanti l’autonomia
delle zone del nord e dell’est dell’isola. Nel paese la maggioranza etnica è invece
costituita da Cingalesi. Riferendosi alla guerra in atto, il vescovo di Mannar, mons.
Rayappu Joseph, ha detto che il "proseguimento della guerra e delle violenze, che
fanno sprofondare il nostro paese nelle tenebre, il caos e la distruzione, hanno portato
ad una nuova tragedia civile insopportabile”. (Apic-VOLPE)