PAKISTAN Proteste dei cattolici contro l'islamizzazione della giustizia
RAWALPINDI, 7feb08 - I cattolici in Pakistan protestano contro l’intenzione del governo
di sostituire, in una zona del Paese, alcuni tribunali regolari con tribunali basati
sulla legge islamica. Il piano del governo incoraggerebbe i talebani ed altri militanti.
La protesta dei cattolici si unisce a quella di alcuni partiti politici e di organizzazioni
non governative dopo l’annuncio del governo di sostituire gli ufficiali giudiziari
ordinari con giudici islamici, chiamati “qazi”, per applicare la “shari’a” nella provincia
nord-occidentale di frontiera. Il cambiamento vorrebbe porre fine alle insurrezioni
in corso nella regione. I “qazi” sarebbero incaricati di gestire tutti i casi, sia
che le parti siano musulmane oppure no, insieme alla Corte federale “shari’a”. Solo
in alcune materie civili che coinvolgono le comunità non musulmane (nel diritto di
famiglia e nelle questioni religiose), i casi sarebbero decisi in base alle leggi
di queste comunità. “Non c’è alcun bisogno di una separata corrente giuridica che,
in futuro, potrebbe dare più forza ai talebani”, ha detto Mehboob Sada, del Centro
studi cristiani di Rawalpindi. Per padre Bonnie Mendes, del Centro per lo sviluppo
umano di Toba Tek Singh, “il governo non ha il diritto di introdurre una normativa
di questo tipo, che è invece sotto la responsabilità del parlamento". (Sir, Ucanews
- MANCINI)