Il rapporto uomo-donna oggetto di dibattito al Convegno internazionale promosso dal
dicastero dei laici, nel 20.mo della "Mulieris dignitatem"
La partecipazione della donna alla missione della Chiesa e nella società, e il rapporto
uomo-donna: questi i temi principali del Convegno internazionale nel XX anniversario
della Mulieris Dignitatem, la Lettera apostolica pubblicata nel 1988 da Giovanni
Paolo II. Promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, e intitolato “Donna e uomo,
l’humanum nella sua interezza”, il Congresso si è aperto oggi a Roma alla presenza
di rappresentanti di 49 Paesi e 40 Conferenze episcopali. C’era per noi Isabella
Piro:
La Mulieris
Dignitatem è stata un grande dono per la Chiesa dei nostri tempi, una vera pietra
miliare, il primo documento del Magistero pontificio dedicato interamente alla donna.
Questo il punto fermo dell’introduzione ai lavori del cardinale Stanislaw Rylko, presidente
del Pontificio Consiglio per i Laici. Nel contesto dei rapidi cambiamenti culturali
e sociali del nostro tempo - ha aggiunto - si evidenziano due aspetti: uno positivo,
ossia la maggiore sensibilità per il riconoscimento effettivo della dignità e dei
diritti della donna, l’altro invece negativo, come la difesa dell’identità femminile
attraverso l’antagonismo con l’uomo o anche l’eliminazione di ogni differenza di genere.
Tendenze - ha ribadito il cardinale Rylko - che minacciano soprattutto la figura della
madre e del padre e, di conseguenza, l’istituzione della famiglia. L’autentica promozione
della donna nella società e nella Chiesa invece - ha continuato il porporato - si
fonda su principi antropologici e teologici. Come affermava Giovanni Paolo II, “uomo
e donna sono complementari, il loro rapporto è uniduale, ossia rispetta l’unità dei
due”. Di qui, l’invito del cardinale Rylko alla promozione di leggi giuste a difesa
della dignità della donna alla cui forza morale - ha concluso - è affidato l’essere
umano. I lavori sono poi proseguiti con l’intervento del cardinale Antonio
Cañizares Llovera, arcivescovo di Toledo, che si è soffermato sull’importanza del
matrimonio inteso come comunione tra uomo e donna, ribadendo che entrambi sono chiamati
all’amore di Cristo, fondamento dell’etica cristiana. Il porporato ha poi messo in
guardia le donne dai rischi di un’emancipazione che si trasformi in maschilismo, ed
ha infine riaffermato la forza rivoluzionaria del Vangelo, inteso anche come una protesta
alle offese alla dignità femminile.
Ultimo intervento
della mattinata, quello della professoressa Anna Barbara Gerl Falkowicz, docente di
filosofia presso l’Università di Dresda. Punto focale del suo discorso, l’atteggiamento
di amicizia di Cristo nei confronti delle donne, una vera rivoluzione per i suoi tempi.
Ponendosi come colui che ascolta tutti senza differenza di genere, Gesù ha portato
il Regno di Dio ad ognuno di noi.
Nel pomeriggio,
i lavori proseguiranno con varie tavole rotonde per riflettere sul ruolo della donna
in ambito lavorativo, familiare ed educativo. Sabato, infine, i partecipanti al convegno
saranno ricevuti in udienza dal Papa. (Dall’Hotel Carpegna di Roma, Isabella Piro,
Radio Vaticana)