PARAGUAY La famiglia al centro delle preoccupazioni dei vescovi
ASUNCION – Domenica scorsa, in occasione della festa di San Biagio, patrono della
città di Asuncion, in Paraguay, un forte appello è stato lanciato dall’Arcivescovo
del luogo, Mons. Eustaquio Pastor Cuquejo, a tutti i fedeli. L’omelia è stata infatti
una sentita esortazione a rafforzare l’amore e l’unità nelle famiglie, a lottare contro
la precarietà. Nel pregare affinché regni la giustizia sociale, nel suo discorso dedicato
alle famiglie, il presule si è soffermato su tematiche urgenti, già oggetto di precedenti
interventi e riflessioni nel paese. Avendo come punto di riferimento il Documento
Finale della V Conferenza Generale svoltasi in Aparecida, già lo scorso settembre
la 9° Assemblea della Pastorale Familiare Nazionale del Paraguay aveva scelto il motto:”Per
famiglie evangelizzate ed evangelizzatrici in difesa della vita”. Cercando di offrire
soluzioni concrete ai bisogni nazionali, si è discusso sulle proposte e le strategie
per realizzare la missione di “custodire ed alimentare la fede del popolo di Dio in
virtù del Battesimo, nella chiamata ad essere discepoli e missionari di Gesù Cristo.
A dicembre, invece, in occasione della novena alla Vergine di Caacupé, l’omelia del
Vicario Apostolico di Chaco, Mons. Edmundo Ponziano Valenzuela Mellid, era stata una
vera denuncia sulla situazione di discriminazione politica , sociale e culturale vissuta
dalle famiglie paraguayane, “in uno stato di totale abbandono”. Una soluzione per
molti sembra essere l’emigrazione verso altri paesi, ma “l’effetto negativo è la disgregazione
della famiglia”. Mons. Valenzuela ha poi fatto riferimento ad altre gravi questioni,
come il traffico di droga alle frontiere e l’inesistente sicurezza pubblica, le gravidanze
precoci ed i bambini abbandonati, evidenziando l’aumento del numero degli aborti negli
ultimi anni. “Molte di queste situazioni derivano da una scarsa evangelizzazione”
ha dichiarato il presule, esortando a “costruire le famiglie come patrimonio della
nazione”, perché “senza famiglie nuove mai si potrà avere un nuovo Paraguay”. (Aci-VOLPE)