Per il presidente dei vescovi indiani, il cardinale Toppo, sulle ceneri dell'Orissa,
la Chiesa rinascerà più forte
"Una distesa di cenere, questo quello che rimane nelle zone colpite dalle violenze
anti-cristiane di Natale in Orissa: chiese dissacrate, case bruciate; i villaggi su
cui si è abbattuta la violenza degli estremisti indù ora sembrano un grande forno
crematorio a celo aperto". E' quanto racconta all'Agenzia AsiaNews il presidente della
Conferenza episcopale indiana il cardinale Telesphore Toppo sulla sua recente visita
nella zona di Bubhaneshwar, nello Stato di Orissa, al centro delle violenze di Natale
alla locale comunità cristiana che hanno causato 6 morti e migliaia di sfollati. "I
fanatici seguaci dell’ideologia hindutva - riferisce il porporato - hanno ucciso,
distrutto ogni cosa, senza che la comunità cristiana abbia commesso alcuna azione
che potesse spiegare una simile reazione. La campagna di violenze è stata premeditata.
Ma questa è la storia della Chiesa: ha sempre sofferto molto e dalle sue ceneri si
è sempre risollevata più forte. I cristiani hanno sofferto immensamente nella storia,
ma non possiamo soffrire più di quanto ha fatto Gesù per noi. Nonostante il dolore
che ancora prova, questa gente ha una luce di speranza negli occhi, nei campi per
gli sfollati ho visto una fede forte, salda. Quando incontravo qualcuno il suo viso
si illuminava: - spiega il cardinale Toppo - c’è attesa nel loro sguardo, si aspettano
che gli indiani li aiutino a ricostruire le loro vite; hanno patito psicologicamente,
spiritualmente e fisicamente, ma le forze del male non piegheranno il loro Spirito."
(R.P.)