Valore della vita e appello per Kenya, Iraq e Colombia: nelle parole del Papa all’Angelus
Il rispetto della vita, la ricchezza dei consacrati e la preghiera per la prossima
Quaresima: nelle parole del Papa all’Angelus, insieme con un appello per il kenya
e per l’Iraq. Benedetto XVI ha ricordato che oggi in Italia si è celebrata la Giornata
per la vita. Il servizio di Fausta Speranza:
“La civiltà
di un popolo si misura dalla capacità di servire la vita”: Benedetto XVI ricorda le
parole della CEI nel giorno in cui in Italia si celebra la Giornata per la vita. E
aggiunge: “Ognuno, secondo le proprie possibilità, professionalità
e competenze, si senta sempre spinto ad amare e servire la vita, dal suo inizio al
suo naturale tramonto”. “E’ impegno di tutti – ribadisce
Benedetto XVI - accogliere la vita umana come dono da rispettare, tutelare e promuovere,
ancor più quando essa è fragile e bisognosa di attenzioni e di cure, sia prima della
nascita che nella sua fase terminale”. Dunque il Papa si unisce “ai Vescovi italiani
nell’incoraggiare quanti, con fatica ma con gioia, senza clamori e con grande
dedizione, assistono familiari anziani o disabili, e a coloro che consacrano regolarmente
parte del proprio tempo per aiutare quelle persone di ogni età la cui vita è provata
da tante e diverse forme di povertà”. Il pensiero del Papa
va anche a un’altra Giornata, quella della Vita Consacrata celebrata ieri nella festa
liturgica della presentazione del Signore. Esprime gratitudine per quanti “si dedicano
al totale servizio di Dio e della Chiesa con i voti di povertà, castità e obbedienza”
e sottolinea che la vita consacrata “costituisce una ricchezza inestimabile per la
Chiesa e per il mondo”. Poi il pensiero al tempo particolare
della Quaresima che avrà inizio mercoledì prossimo con il rito delle Ceneri che –
ricorda lo stesso Papa – celebrerà come ogni anno nella Basilica di Santa Sabina all’Aventino.
Con la preghiera che sia “un tempo di autentica conversione per tutti i cristiani”,
Benedetto XVI annuncia che “da ieri fino all’intero giorno dell’11 febbraio,
memoria della Beata Vergine di Lourdes e 150° anniversario delle Apparizioni, è possibile
ricevere l’indulgenza plenaria, applicabile ai defunti, alle solite condizioni – Confessione,
Comunione e preghiera secondo le intenzioni del Papa – e sostando in orazione dinanzi
ad un’immagine benedetta della Madonna di Lourdes esposta alla pubblica venerazione”.
E spiega che “per gli anziani e gli ammalati ciò è possibile mediante il desiderio
del cuore”. Dopo la preghiera mariana, un pensiero per la
riconciliazione, la giustizia e la pace in Kenya.
“Auspico
che gli sforzi di mediazione attualmente in atto possano avere successo e condurre,
grazie alla buona volontà e alla collaborazione di tutti, ad una rapida soluzione
del conflitto, che ha già provocato troppe vittime”. La
preghiera e la riflessione del Papa sono anche per l’Iraq.
“La
malvagità, con il suo carico di dolore, sembra non conoscere limiti nell’Iraq, come
ci dicono le tristissime notizie di questi giorni. Elevo di nuovo la mia voce in favore
di quella popolazione duramente provata e per essa invoco la pace di Dio.” Tra
i saluti nelle varie lingue, un pensiero alla Colombia e ai gravi episodi di sequestro
che accadono; alla famiglia dove – dice il Papa – “si apprende il lessico della convivenza
civile e si scoprono i valori umani”; alle festività del capodanno lunare vissuto
in vari Paesi asiatici, con l’augurio “che sappiano conservare e valorizzare queste
belle e fruttuose tradizioni di vita familiare. Un pensiero alle Figlie della carità
: oggi a cagliari la loro consorella Giuseppina Nicoli è stata beatificata. Un saluto
anche ai partecipanti al convegno promosso dalle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle
Università romane in occasione della Giornata della Vita.