Lettera del cardinale Bertone all'arcivescovo di Hanoi sulla questione della sede
della delegazione apostolica confiscata dalle autorità vietnamite
“Grande attenzione e sollecitudine”: è quanto ha espresso il cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone, in relazione alle manifestazioni di migliaia di fedeli
cattolici nei giorni scorsi nella capitale del Vietnam. Manifestazioni per la restituzione
della sede della nunziatura apostolica confiscata nel 1959 dal governo. Il cardinale
Bertone ha scritto una lettera all’arcivescovo di Hanoi, Joseph Ngo Quang Kiet. Il
servizio di Fausta Speranza.
Scongiurare
“il rischio reale” di una degenerazione in forme di violenza verbale e fisica. Innanzitutto
c’è questa preoccupazione nelle parole del cardinal Bertone, che peraltro assicura
che la “Santa Sede, come ha sempre fatto, non mancherà di farsi interprete” presso
il governo vietnamita di quelle che definisce “le legittime aspirazioni dei cattolici
vietnamiti”. La questione è la restituzione dell’antico edificio che, come ricorda
lo stesso cardinal Bertone, ha ospitato “per numerosi anni” la delegazione apostolica
ad Hanoi e la cui proprietà e usufrutto hanno creato tensioni da tempo. Il segretario
di Stato parla di “delicato problema” ma non senza affermare che “in un clima più
sereno sarà possibile riprendere il dialogo con le autorità in vista di trovare una
soluzione appropriata”. Va detto che la lettera è datata 30 gennaio e, per ricostruire
la vicenda, che le manifestazioni dei cattolici erano cominciate il 23 dicembre. Come
spiega il cardinal Bertone, la preghiera di fronte all’edificio è “divenuta simbolica
delle richieste alle autorità di prendere in considerazione le necessità della comunità
cattolica”. Per giorni migliaia di persone, sacerdoti, suore hanno vegliato e pregato
nel giardino della nunziatura e il cardinal Bertone si è detto “pieno di ammirazione
per i sentimenti di fervente devozione e attaccamento profondo alla Chiesa e alla
Santa Sede manifestati” da questi fedeli.