Dal Papa il presidente della Provincia autonoma serba del Kosovo
Il Papa ha ricevuto in udienza privata ieri mattina il sig. Fatmir Sejdiu, presidente
dell’attuale Provincia autonoma serba del Kosovo. Ce ne parla Pietro Cocco.
Benedetto
XVI ha ricevuto il sig. Fatmir Sejdiu, innanzitutto per esprimere la sua vicinanza
all’intera popolazione del Kosovo, in cui il cristianesimo è presente sin dai primi
secoli della nostra era. Attualmente la Chiesa cattolica svolge un apprezzato servizio,
soprattutto nei campi assistenziale ed educativo, in favore di tutti i kosovari, indipendentemente
dalla loro appartenenza etnica e religiosa. L’incontro è anche servito per ricevere
informazioni dirette sulla situazione attuale e sulle prospettive future. La Santa
Sede infatti non tralascia alcuna opportunità per esortare tutti alla riconciliazione,
alla giustizia e alla pace. Già nel suo discorso al Corpo Diplomatico il 6 gennaio
scorso, il Papa ha auspicato che si garantiscano sicurezza e rispetto dei diritti
di quanti abitano in quella terra, perché si allontani definitivamente lo spettro
del confronto violento e sia rafforzata la stabilità europea. L’udienza alla più alta
autorità istituzionale dell’attuale Provincia autonoma della Serbia, amministrata
dalll’ONU secondo la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza N.1244, non rappresenta
alcun cambiamento nella posizione della Santa Sede circa lo lo status giuridico definitivo
del Kosovo. Nel caso di un’eventuale dichiarazione di indipendenza del Kosovo, la
Santa Sede seguirà con particolare attenzione gli sviluppi in loco e, nella sua valutazione,
terrà conto dell’orientamento della Comunità internazionale.