Cala il numero dei religiosi in Spagna ma resta forte la loro presenza nei territori
di missione
In Spagna in occasione dell’odierna Giornata per la vita consacrata e in vista del
prossimo Sinodo sulla ‘Parola di Dio’, il presidente della Confederazione spagnola
dei religiosi (CONFER), padre Alejandro Fernandez Barrajon, ha scritto: “in questi
tempi difficili che ci tocca vivere, il tema del Sinodo diventa un vero appello affinché
andiamo a calmare la nostra sete in quella che é la nostra vera fonte: la parola di
Dio incarnata nella storia umana”. Anche se negli ultimi anni si é registrata una
riduzione del numero dei religiosi, il presidente della CONFER ha dichiarato che “la
vita consacrata ha una parola da dire”. Attualmente sono circa 65 mila i religiosi
nel Paese: appartengono a 294 istituti femminili e 104 maschili distribuiti in più
di 6 mila comunità. I religiosi sono 11.696 mentre le religiose raggiungono la cifra
di 37.877. La loro presenza è molto consistente nei territori di missione. Su un totale
di 17.260, sono 15.200 gli appartenenti agli istituti religiosi. In campo educativo
é molto importante la Federazione Spagnola di religiosi insegnanti (FERE) che lo scorso
mese di novembre ha celebrato il 50esimo anniversario della sua fondazione. Non é
mancata qualche disparità di criteri tra alcuni vescovi e la FERE in materia educativa
ed in particolare sulla disciplina “Educazione per la cittadinanza” approvata dal
parlamento. In una intervista pubblicata proprio oggi, padre Barrajon ha risposto
alle voci sulle tensioni attuali all’interno della Chiesa e ha dichiarato che, nonostante
alcune difficoltà, la FERE non si trova in posizioni contrarie all’episcopato. Infine,
in questa giornata della vita consacrata ha osservato che “il momento attuale si presenta
pieno di speranza per la vita religiosa anche se non possiamo essere trionfalisti.”
(A cura di Ignacio Arregui)