2008-01-30 18:55:41

MESSICO L'arcivescovo di Guadalajara condanna l'aborto


GUADALAJARA, 30gen08 – L’Arcivescovo di Guadalajara, card. Juan Sandoval Iniguez, ha invitato i cattolici a respingere la legalizzazione dell’aborto, in particolare quella portata avanti in Messico dietro la pressione di alcune organizzazioni internazionali. “Bisogna innanzitutto dire che l’aborto è un crimine – ha detto il porporato – questo dovrebbe essere chiaro. È un atto che va contro l’essere umano e la vita, che è sacra. Dio ci ha lasciato un comandamento,‘Non uccidere’, e quindi noi dobbiamo rispettare la vita degli altri, così come quella di coloro che non sono ancora nati, che sono esseri umani ed hanno il diritto di vivere”. Il card. Sandoval si è soffermato poi sulle ragioni che spesso vengono presentate per sostenere il diritto all’aborto: “la più popolare – ha detto – afferma che è un diritto della donna decidere sul proprio corpo”. Ma “il bambino nel grembo materno – ha continuato il porporato – è un altro essere umano che ha il diritto di vivere e che si trova lì solo momentaneamente. Il feto si trova nel grembo materno solo per alcuni mesi, per poi venire al mondo e realizzare il proprio destino”. Perciò, “egli non appartiene alla madre e quindi lei non ha il diritto di fare ciò che vuole con il proprio corpo”. La seconda motivazione presentata spesso a favore dell’aborto riguarda le interruzioni di gravidanza dovute a malformazioni del feto: “questo – ha sottolineato l’Arcivescovo di Guadalajara – vorrebbe dire tornare al periodo barbarico di Sparta quando, per preservare la purezza della razza, si uccidevano i neonati deformi, malati o deboli”. Una pratica, ha aggiunto il porporato, messa in atto anche da Hitler nei confronti degli ebrei. Ribadendo infine che l’aborto è un crimine e che la Costituzione messicana condanna il crimine, il card. Sandoval ha sottolineato che “le persone prive di difetti fisici non sono le sole ad avere il diritto alla vita: anche coloro che hanno carenze fisiche sono esseri umani”. “Nel mondo – ha concluso il porporato – ci sono esempi straordinari di persone affette da handicap che eccellono in molti settori, perché hanno un grande talento”.
(Aciprensa – PIRO)








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