Il Papa eleva la Chiesa greco-cattolica in Slovacchia a Chiesa metropolitana “sui
iuris”
Benedetto XVI ha riorganizzato la Chiesa greco-cattolica slovacca e l’ha resa Chiesa
metropolitana “sui iuris”, adottando i seguenti provvedimenti: ha elevato l’Eparchia
di Prešov per i cattolici di rito bizantino a sede metropolitana ed ha promosso mons.
Ján Babjak, finora vescovo eparchiale di Prešov, alla dignità di arcivescovo metropolita.
Ha poi elevato l’esarcato apostolico di Košice per i cattolici di rito bizantino al
rango di Eparchia, rendendola suffraganea della sede metropolitana di Prešov, ed ha
nominato primo vescovo eparchiale l’attuale esarca, mons. Milan Chautur. Inoltre,
il Papa ha eretto l’Eparchia di Bratislava per i cattolici di rito bizantino, rendendola
suffraganea della sede metropolitana di Prešov, ed ha nominato come primo vescovo
della medesima Eparchia il reverendo Peter Rusnák, parroco della parrocchia greco-cattolica
dell’Esaltazione della Santa Croce a Bratislava e protopresbitero dell’omonimo Protopresbiterato.
Con
questi provvedimenti, dunque, la Chiesa greco-cattolica in Slovacchia ha raggiunto
il rango di Chiesa Metropolitana sui iuris. La Chiesa metropolitana sui
iuris è diversa, sotto l’aspetto dell’organizzazione e del funzionamento, dalla
provincia ecclesiastica latina. Essa costituisce nell’insieme delle eparchie, del
clero, dei religiosi e dei fedeli una Chiesa sui iuris, che possiede il proprio
patrimonio liturgico, teologico, spirituale e disciplinare chiamato “rito”. La presiede
il metropolita, nominato dal Pontefice, che entro i confini del territorio della medesima
esercita la potestà stabilita dal diritto su tutti i vescovi, il clero, religiosi
ed altri fedeli della stessa Chiesa. Le Chiese metropolitane sui iuris ad oggi
sono tre: l’etiopica, la rutena e la slovacca.
Le prime notizie circa i cristiani
di rito bizantino sul territorio dell’odierna Repubblica Slovacca risale alla missione
dei Santi fratelli Costantino-Cirillo (827-869) e Metodio (815-885), oriundi di Salonicco.
La fedeltà eroica alla Chiesa cattolica dimostrata da decine di sacerdoti e migliaia
di fedeli greco-cattolici, durante il regime comunista, continua a portare frutti
spirituali. Attualmente, la comunità greco-cattolica slovacca è vivace e ben organizzata.
Dall'ultimo censimento della popolazione, risulta che essa conta circa 350 mila fedeli,
374 sacerdoti e 254 parrocchie. Nel seminario intereparchiale di Prešov studiano 75
seminaristi.