2008-01-29 15:13:04

Commemorato a Pechino il centenario della morte del missionario altoatesino San Giuseppe Freinademetz


Nella cattedrale dell’Immacolata Concezione a Pechino si è pregato ed è stata ricordata, venerdì scorso, la figura del missionario verbita altoatesino, San Giuseppe Freinademetz nel centenario della morte. Il missionario era conosciuto in Cina come padre Fu Shen-fu. Dopo la solenne celebrazione eucaristica è seguita una conferenza, alla presenza dell’ambasciatore austriaco, Martin Sajdik, e dell’ambasciatore italiano, Riccardo Sessa. Centinaia di fedeli hanno partecipato all’evento commemorativo. L’ambasciatore Sessa ha ricordato nella conferenza la vita e la missione del religioso verbita. Lasciando la cattedrale il diplomatico austriaco si è recato sulla tomba di San Freinademetz a Taikia (oggi Dai Jia Zhuang), nella cittа di Ji Ning, della provincia di Shan Dong, per rendere omaggio al Santo. San Giuseppe Freinademetz a 27 anni di età e già prete, entrò a far parte della Società del Verbo Divino a Steyl, in Olanda. Nel marzo del 1879 partì alla volta della Cina in compagnia del futuro vescovo Johann Baptist Anzer. I due missionari trascorsero un primo periodo ad Hong Kong e a Saikung. Nel 1881 fondarono la missione dello Shantung meridionale con 158 cristiani. Padre Freinademetz restò per ben 30 anni in quella missione ispirandosi allo stile adottato dal missionario gesuita, Matteo Ricci. I cinesi impararono presto ad amarlo e gli diedero il nuovo nome di Fu Shen-Fu, che significa “padre della fortuna”. Fu proclamato Beato insieme con il fondatore della Società del Verbo Divino, padre Arnold Janssen. E’ stato canonizzato il 5 ottobre 2003, da Papa Giovanni Paolo II, insieme con il fondatore della Società del Verbo Divino, Arnold Janssen e al fondatore dei comboniani, Daniele Comboni. (A.L.)







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